(ANSA) - ROMA, 30 DIC - "Negli anni passati ci siamo
accontentati di spingere l'interruttore e avere la luce". Il
ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani punta
così il dito parlando del caro bollette con il 'Corriere della
Sera'. "Abbiamo messo 8 miliardi sinora per affrontare un
rincaro enorme del gas e non sono bastati per mitigare
completamente le bollette", sottolinea. E così "abbiamo
ribaltato questo modo di ragionare e ci siamo messi nelle
condizioni di lavorare i prossimi anni pensando al lungo
termine", aggiunge.
Il Pnrr, afferma Cingolani, permetterà di "strutturare un
diverso mix di fonti da cui produciamo per gli anni a venire".
"Si tratta di strutturare piani che prevedano orizzonti
temporali ampi, ma nel frattempo che accelerino sull'uso di
fonti rinnovabili".
È l'ora di correre, per il ministro, che risponde così
all'ipotesi di sue dimissioni: "Forse c'è qualcuno che ci spera
perché ha capito che non si torna indietro e che l'anno prossimo
si dovrà correre come e più che nel 2021".
Cingolani sottolinea l'accelerazione sull'iter autorizzativo per
nuovi impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili. Il
decreto Semplificazioni lo "porterà da 1.200 a 300 giorni",
afferma. (ANSA).
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