"Un campo di livello assoluto, al cospetto della bellezza di Roma sullo sfondo. Per un percorso sì formato 'match play', ma che si adatta anche ad ospitare tornei come l'Open d'Italia". Dave Sampson, architetto dell'European Golf Design, all'ANSA racconta così le caratteristiche del Marco Simone Golf & Country Club di Guidonia Montecelio (Roma) che fino a domenica ospita la 78esima edizione dell'Open d'Italia e, nel 2023, accoglierà la Ryder Cup, per la prima volta in Italia.
"E' difficile identificare - ha spiegato Sampson, che insieme a Jeremy Slessor ha realizzato il progetto del rinnovato Marco Simone in collaborazione con Tom Fazio II - solo alcuni elementi caratterizzanti del percorso, il nostro obiettivo è stato quello di valorizzare il paesaggio circostante e le visuali sulla Città Eterna che il campo offre. Abbiamo dunque cercato di realizzare un campo speciale non solo per i giocatori, ma anche per il pubblico". Pronto con oltre due anni di anticipo rispetto alla super sfida tra Europa e Usa, ha già conquistato tutti i big internazionali in gara all'Open d'Italia. "Ma il processo di inerbimento fino al 2023 varierà ancora", assicura Sampson. Con l'obiettivo, per quella data, di rendere davvero perfetto un percorso che ambisce a diventare un punto di riferimento a livello mondiale.