Il numero 1 al mondo, sei inglesi, tre debuttanti, tra esperienza e gioventù. Come da tradizione il Vecchio Continente partirà con gli sfavori del pronostico alla Ryder Cup. In Wisconsin, da venerdì a domenica si giocherà la 43esima edizione della manifestazione di golf più importante al mondo. Forse sottovalutata, la compagine capitanata da Padraig Harrington vuole bissare il trionfo di Parigi 2018. Oggi come allora l'Europa è considerata più debole, almeno sulla carta, degli Stati Uniti. Eppure nelle ultime 12 competizioni il team continentale ha vinto nove volte rimediando solo tre sconfitte.
Predominanza britannica. Nel Vecchio Continente ci sono sei giocatori inglesi: Lee Westwood, Ian Poulter, Paul Casey, Tommy Fleetwood, Tyrrell Hatton e Matthew Fitzpatrick. Tre i debuttanti; il norvegese Viktor Hovland, l'irlandese Shane Lowry e l'austriaco Bernd Wiesberger. Completano il team gli spagnoli Jon Rahm (numero 1 al mondo) e Sergio Garcia (che è il recordman per punti realizzati, 25,5, in Ryder Cup), e il nordirlandese Rory McIlroy. Westwood si prepara a giocare l'undicesima Ryder Cup e ad eguagliare Nick Faldo per sfide tra Europa e Usa giocate.
Poulter, 'Mr. Ryder Cup', punta a dimostrare di essere ancora uno dei più forti golfisti formato match play. Rahm, Garcia e McIlroy sono le certezze di una squadra piena di entusiasmo. E Fleetwood - come accaduto nel 2018 quando, in coppia con Francesco Molinari, riuscì a vincere quattro incontri di doppio - sogna di trascinare l'Europa al successo.