PGA Tour: Henley va in testa alle Hawaii, Smith è out

(ANSA) - ROMA, 15 GEN - Alle Hawaii grande prova di Russell Henley che, con un parziale di 63 (-7) su un totale di 125 (62 63, -15) colpi, risale dalla seconda posizione e, a metà gara, vola in testa al Sony Open. Nove anni dopo il primo exploit in carriera sul PGA Tour, arrivato proprio al Sony Open (sono in totale tre i suoi successi sul circuito, viste le vittorie all'Honda Classic 2014 e allo Houston Open 2017), Henley ad Honolulu sogna un'altra impresa. Il 32enne di Macon (Georgia, Usa) ha fatto registrare lo score più basso da quando Justin Thomas, nel 2017, chiuse il secondo round con "123" colpi. Per lui nelle seconde 18 buche dell'evento sono arrivati due eagle, cinque birdie e due bogey. E ora Henley guida il leaderboard con tre colpi di vantaggio sul cinese Haotong Li, secondo con 128 (-12) davanti all'americano Matt Kuchar (campione del Sony Open nel 2019), terzo con 129 (-11).
    Sorprese e delusioni al Waialale Country Club (par 70). Kevin Na, che difende il titolo conquistato nel 2021, è scivolato dalla prima alla sedicesima posizione (132, -8), complice un parziale sopra il par (71, +1). Mentre sono usciti sorprendentemente di scena, tra gli altri, il naturalizzato slovacco Rory Sabbatini (136, -4), medaglia d'argento ai Giochi di Tokyo. E ancora: l'australiano Cameron Smith (138, -2), che era reduce dal trionfo con record al Sentry Tournament of Champions arrivato proprio alle Hawaii dopo aver battuto il numero 1 mondiale, lo spagnolo Jon Rahm. Out pure il sudcoreano Sungjae Im (138, -2), che interrompe così la striscia di 14 tagli superati consecutivamente sul PGA Tour.
    Tra le sorprese ecco invece Keita Nakajima. Il dilettante giapponese (primo nella classifica del world amateur golf ranking), entrato nel field grazie a una esenzione di uno sponsor, è 5/o con 131 (-9) al pari, tra gli altri, del connazionale (e suo idolo) Hideki Matsuyama (primo nipponico ad aver vinto, lo scorso aprile, il The Masters), grande favorito della vigilia. Passo indietro per Jim Furyk (che nel primo giro ha realizzato una 'hole in one'), da 2/o a 37/o (134, -6).
    (ANSA).