Covid: Grimaldi, le attuali norme penalizzano gli equipaggi

 "La più grande difficoltà che stiamo vivendo in questo momento è inviare un equipaggio al cantiere navale a ritirare una nuova costruzione. Oppure sostituire gli equipaggi a bordo delle navi che operiamo. Ma alcune di queste criticità rischiano di violare le leggi umanitarie". Lo ha detto l'amministratore delegato del Gruppo Grimaldi, Emanuele Grimaldi, che è anche vicepresidente di Ics (International Chamber of Shipping) l'organizzazione dello shipping a livello mondiale, spiegando che "agli equipaggi, per evitare di essere paralizzati dalle diverse regole nel mondo dovrebbe essere assegnato una sorta di passaporto diplomatico".

"In questo momento storico - ha aggiunto - ritengo che il trasporto marittimo delle merci sia il più sicuro al mondo e del resto autisti e marittimi grazie al loro impegno straordinario hanno permesso che non si interrompesse mai la filiera dell'approvvigionamento anche dei settori essenziali, durante i vari lockdown che si sono susseguiti su scala mondiale. Il nostro settore ha fatto fronte a investimenti dedicati per rendere sicure e il più possibile Covid free le proprie navi.

Nel settore passeggeri nel 2020 abbiamo vissuto una crisi terribile per riduzione del flusso viaggiatori che si è più che dimezzato nei collegamenti domestici e di due terzi in quelli internazionali. Noi ad esempio assicuriamo tamponi a tutto il nostro personale prima di imbarcarsi e dotiamo le nostre unità di sanificatori ad hoc, eseguiamo controlli certificati dal Registro italiano navale. Ma alcune situazioni rischiamo comunque di bloccare gli equipaggi in caso di contagi o di chiusura delle frontiere: occorre dunque un intervento delle autorità che permetta di superare queste difficoltà". (ANSA).