- ROMA - L'arrivo del maltempo è forse l'ultima chance per far gioire gli appassionati di funghi dopo una stagione iniziata male con scarse raccolte a causa della siccità che ha segnato l'estate 2015. E' quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare che l'andamento climatico dell'estate con meno pioggia e temperature medie piu' elevate non ha favorito fino ad ora la nascita dei preziosi miceli.
Nella prima decade di agosto - sottolinea la Coldiretti - sono cadute il 62,1% in meno di precipitazioni, ma rispetto alla media sono stati avari di pioggia anche i mesi di luglio (-56%), giugno (-5%), di maggio (-29%) e aprile (-43%), secondo le elaborazioni su dati Ucea. Le poche precipitazioni che si sono verificate sono state rapide e violente mentre - sottolinea la Coldiretti - la nascita dei funghi per essere rigogliosa richiede come condizioni ottimali terreni umidi senza piogge torrenziali e una buona dose di sole e 18-20 gradi di temperatura all'interno del bosco. E l'Italia dispone di oltre 10 milioni di ettari di bosco che - riferisce la Coldiretti - coprono un terzo dell'Italia e possano porcini, finferli, trombette, chiodini e le altre numerose specialità note agli appassionati. L'attività di ricerca - conclude la Coldiretti - non ha solo una natura hobbistica che coinvolge moltissimi vacanzieri ma svolge anche una funzione economica a sostegno delle aree interne boschive dove rappresenta un'importante integrazione di reddito per migliaia di "professionisti" impegnati a rifornire negozi e ristoranti di prodotti tipici locali, con effetti positivi sugli afflussi turistici.