Il mercato del vino attrae sempre più investitori da ogni parte del mondo, puntando su prodotti unici, beni-rifugio capaci di promettere un ritorno economico, peraltro godibili se destinati al consumo. In questo vivace scenario, l'Italia ha guadagnato un ruolo di tutto rispetto soprattutto negli ultimi tre anni. Lo testimonia Oeno Group, gruppo internazionale nel settore degli investimenti del fine wine, con sedi a Londra, Bordeaux, New York, Madrid, Monaco e in Toscana, che decide di rafforzare la propria presenza nel promettente mercato italiano, scegliendo il toscano Gabriele Gorelli, primo Master of Wine italiano, come Brand Ambassador. I Master of Wine sono considerati i massimi esperti di vino nel mondo, sono 418 in tutto il mondo e Gabriele Gorelli è il primo e unico italiano, nominato nel 2021.
"L'Italia continua ad affermarsi come uno dei mercati più forti a livello mondiale. Dopo la più che positiva performance registrata nel 2021, consumatori e collezionisti di tutto il mondo hanno iniziato a percepire maggiormente l'eccezionale valore del made in Italy" sottolinea, in una nota, Ashley Ling, Head of Europe di Oeno Group. In dieci anni l'Italia è passata dal detenere appena l'1% di tutto il mercato secondario a quote odierne di 15-16% , come confermano i risultati riportati dal Liv-Ex (London International Vintners Exchange) piattaforma di riferimento del mercato del fine wine. Negli ultimi anni i vini pregiati o fine wines hanno rappresentato per molti un rifugio sempre più attraente. Secondo il Knight Frank Luxury Index, questi beni sono cresciuti in valore di un notevole 147% negli ultimi dieci anni, con rendimenti medi stimati da Oeno del 10,46% all'anno per gli ultimi tre anni. "Il nostro settore rappresenta da sempre una copertura efficace in condizioni di inflazione, questo spinge oggi più che mai gli investitori a migrare verso mercati alternativi come quello del fine wine" conclude Ling.