BRUXELLES - Per considerare dalla parte russa una seria de-escalation della situazione, la Nato vuole vedere il ritiro dei mezzi pesanti e dell'equipaggiamento militare nelle zone limitrofe all'Ucraina e non solo quello degli uomini. Lo ha detto il segretario generale della Nato Jen Stoltenberg in conferenza stampa sottolineando che "il processo di accumulo della forze russe va avanti, con alti e bassi, dalla scorsa primavera". In pratica i russi lasciano le infrastrutture militari nelle aree designate, e poi "riportano rapidamente gli uomini in posizione" quando ritenuto necessario.
"Non ci sono segnali sul terreno che la Russia stia riducendo le truppe ai confini dell'Ucraina", ha spiegato il capo dell'Alleanza, sottolineando che "ci sono segnali da Mosca che la diplomazia deve continuare e questo è materia per un cauto ottimismo".
La Russia e la Cina, ha aggiunto Stoltenberg - operano sempre di più insieme, sia dal punto di vista militare, con esercitazioni comuni, sia dal punto di vista diplomatico, al Consiglio di sicurezza dell'Onu. "Sono due regimi autoritari che non condividono il nostro sistema di valori, vogliono un mondo dove i grandi Paesi decidono il destino di quelli più piccoli, senza riconoscere le loro scelte sovrane: lo hanno detto chiaramente nella loro nota comune".