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Prodotti pericolosi,record reazioni Paesi Ue, Cina migliora

Da Italia sempre poche segnalazioni.Sempre più in vendita online

Redazione ANSA BRUXELLES
(ANSA) - BRUXELLES, 16 MAR - Record di reazioni dei Paesi Ue nel 2016 per la lotta ai prodotti pericolosi bloccati sul mercato e venduti sempre più spesso online, e netto calo per la prima volta di quelli - che restano però maggioritari - provenienti dalla Cina, mentre ancora una volta l'Italia registra un basso numero di segnalazioni. E' quanto emerge dal rapporto 2016 sul funzionamento del sistema di allerta rapido Ue sui prodotti pericolosi. Secondo i dati della Commissione europea, sono stati 2.044 (2.072 nel 2015) gli allarmi lanciati dagli stati membri su prodotti pericolosi in circolazione nel mercato interno europeo, seguite da quasi il doppio rispetto al passato - ben 3.824 - di azioni di risposta da parte dei 28.

L'Italia ha, da parte sua, segnalato 39 notifiche di prodotti pericolosi, 33 reazioni e 28 notifiche seguite da reazioni. La Germania è il Paese che si è mostrato più attivo, con 319 notifiche, e 1.408 notifiche seguite da azioni, insieme a Spagna, Gran Bretagna, Portogallo, Francia ma anche Ungheria e Bulgaria. La Cina ha confermato essere il principale Paese d'origine dei prodotti pericolosi, con il 53% delle segnalazioni relative a merci 'made in China'. Si tratta però di ben il 9% in meno rispetto al 2015, quando erano state il 62% e addirittura il 64% nel 2014. "Sono soddisfatta dei progressi con la Cina, questo dimostra che la nostra cooperazione e la nostra insistenza stanno dando risultati", ha dichiarato la commissaria Ue incaricata per i consumatori Vera Jourova, che ha anche annunciato un'intesa con i più grandi venditori online, ossia Amazon, Alibaba e Ebay per rimuovere anche dalle loro piattaforme i prodotti pericolosi. Tra quelli più a rischio, i giocattoli (26% delle notifiche), veicoli (18%), abbigliamento, tessili e accessori (13%). (ANSA).

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