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Grecia: ministro finanze avvia colloqui con funzionari Ue

Dijsselbloem, Eurogruppo affronterà problema debito

Redazione ANSA

Il ministro delle Finanze greco Yanis Varoufakis ha cominciato una serie di colloqui con diversi omologhi e funzionari europei delle organizzazioni finanziarie internazionali. Il suo primo incontro è stato con il presidente dell'Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem e quello dell'Euroworking Group, Thomas Wieser, in visita oggi ad Atene. Fonti del ministero hanno detto che il colloquio, cui dovrebbe partecipare lo stesso premier Alexis Tsipras, ha segnato l'inizio di consultazioni tra la Grecia e i suoi partner "che dovrebbero portare a un accordo integrato e sostenibile per la ricostruzione dell'economia sociale del Paese nel quadro di un'Europa in evoluzione".


Poche ore prima della partenza per Atene, Dijsselbloem - come riferisce il sito Real.gr - ha consigliato al governo greco di non procedere all'attuazione delle promesse elettorali "perché - ha spiegato - potrebbero provocare il deragliamento dell'economia". Lunedì Varoufakis si recherà quindi a Londra per colloqui con il collega britannico George Osborne. L'incontro, sempre secondo le fonti, ha riguardato l'inizio di una stretta collaborazione tra i due Paesi su questioni di reciproco interesse. Lunedì pomeriggio, Varoufakis si incontrerà a Parigi con il suo omologo francese Michel Sapin e con il ministro dell'Economia Emmanuel Macron. Quest'ultimo di recente ha dichiarato che una rinegoziazione del debito greco, richiesta dal governo di Atene, è legittima. Varoufakis infine si recherà a Roma il martedì seguente, tre febbraio, per incontrare il collega italiano Pier Carlo Padoan e scambiare con lui opinioni sugli sviluppi macro-economici dell'Eurozona.

 

SCHULZ, 'IN MOLTI PUNTI NON CONCORDO CON TSIPRAS' - Il presidente del parlamento europeo Martin Schulz si è detto scettico sul fatto che i partner europei accettino le proposte del nuovo premier greco Alexis Tsipras, ma è certo che comunque le ascolteranno. In una intervista alle rete tv Skai realizzata durante la sua visita ad Atene, Schulz ha precisato di essere contrario alla riduzione del debito pubblico sostenendo che non potrà essere questa la soluzione per sostituire il programma di aiuti che scade a fine febbraio. Schulz ha inoltre sottolineato il fatto che tutti i Paesi dell'Ue hanno concesso ad essa parte della propria sovranità: cosa che vale anche per la Grecia così come vale per la Germania. Di conseguenza, ha ricordato Schulz, non esiste completa sovranità nazionale per nessuno.


Schulz ha ricordato che "nell'Ue esistono Stati con un Pil inferiore a quello della Grecia e i cittadini di quei Paesi potrebbero benissimo domandarsi per quale motivo essi dovrebbero dare altri soldi alla Grecia per aumentare le pensioni dei greci e non quelle dei propri cittadini". Per quanto riguarda la posizione assunta da Atene contro nuove sanzioni alla Russia, Schulz ha detto che "la Grecia chiede solidarietà che le sarà data perché la merita, ma non è possibile parlare di solidarietà senza essere solidali tra noi in questioni di politica estera. Questo molti Paesi non lo accetterebbero".

VAROUFAKIS, STOP A TROIKA SU ESTENSIONE AIUTI GRECIA - Varoufakis ha chiarito senza mezzi termini che il governo di Atene "non accetta più di trattare con la troika" ed ha spiegato che "il governo distingue tra gli organi istituzionali e i rappresentanti dei creditori che hanno il compito di controllare il programma che abbiamo ha già respinto". "La nostra intenzione - ha detto ancora Varoufakis - è di convincere i partner che trovare una soluzione è nel nostro interesse comune. Interesse che sarà raggiunto da un accordo che scaturirà dalle trattative tra tutti i partner europei ai quali ci presenteremo mirando all'interesse dell'Europa". Il presidente dell' Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem ha detto "che i passi successivi saranno decisi prima della fine del programma ed entro la fine di febbraio".



GRECIA: SPIEGEL, BERLINO PRONTA A NUOVI AIUTI SE RIFORME -  Il governo tedesco sarebbe pronto a un nuovo pacchetto di aiuti per Atene, anche col governo di Alexis Tsipras, a condizione che si portino avanti le riforme. Lo scrive der Spiegel, secondo un'anticipazione, citando fonti governative. Come aiuti servirebbero fino a 20 miliardi, e Atene dovrebbe accettare la supervisione della Troika.

SCHAEUBLE, NON CI FAREMO RICATTARE SU DEBITO - ''Siamo difficili da ricattare'': con queste parole il ministro tedesco delle Finanze, Wolfgang Schaeuble, ha ribadito il 'no' di Berlino a un'eventuale richiesta formale di taglio del debito pubblico da parte del nuovo governo ellenico del premier Alexis Tsipras. "Siamo pronti a ogni dialogo", ma le regole vanno rispettate e gli impegni fondamentali mantenuti, ha ribadito Schaeuble: la fiducia e l'affidabilità sono i fondamenti di ogni solidarietà.


"Su questo c'è poco da discutere con noi, e quindi siamo difficili da ricattare", ha chiosato intervenendo a un convegno a Berlino. Tutte le decisioni, ha aggiunto il ministro, sono state prese in modo tale da dover essere rispettate e mantenute in tutte le circostanze. "In questo contesto siamo pronti a ogni cooperazione e solidarietà, ma solo in questo contesto e in nessun altro". Secondo Schaeuble gli aiuti internazionali concessi dai partner europei e dal Fondo monetario internazionale sono straordinariamente generosi e in parte al limite del possibile. Per il politico tedesco, infine, "gli accordi hanno senso se vengono mantenuti", altrimenti la fiducia andrebbe distrutta. E senza fiducia l'approvazione della popolazione per la solidarietà sarebbe in pericolo.

 

DIJSSELBLOEM, EUROGRUPPO AFFRONTERÀ PROBLEMA DEBITO - Alla domanda di un giornalista se Bruxelles ritiene possibile l'istituzione di una commissione europea per affrontare il problema del debito greco, Dijsselbloem ha risposto che "per questo c'è già una commissione che si chiama Eurogruppo". La precisione e' stata fatta dal presidente dell'Eurogruppo in conferenza stampa ad Atene.

 

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