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Corte Strasburgo, non si può impedire cambio sesso a donne

Turchia condannata per violazione diritti transessuali

Redazione ANSA STRASBURGO
(ANSA) - STRASBURGO, 10 MAR - La Turchia viola i diritti dei transessuali perché la sua legge vieta il cambiamento di sesso se la persona è in grado di procreare. L'ha stabilito la Corte europea dei diritti umani che ha condannato Ankara per violato il diritto al rispetto della vita privata di Y.Y., cui un tribunale ha negato nel 2005, la possibilità di cambiare sesso, da donna a uomo. E' la prima volta che i giudici di Strasburgo fissano i principi che leggi nazionali in materia di cambiamento di sesso devono contenere per essere in linea con la Convenzione europea dei diritti umani. I giudici di Strasburgo sostengono che porre come prerequisito, per autorizzare il cambio di sesso, la definitiva incapacità di procreare, non è "necessario" in una società democratica. Questo prerequisito viola quindi il diritto al rispetto della vita privata sancito dall'articolo 8 della Convenzione europea dei diritti umani. I giudici rilevano che, se quest'articolo non impone ai 47 Stati del Consiglio d'Europa di garantire ai transessuali "un diritto incondizionato alla chirurgia di conversione sessuale", gli impone invece di garantirgli il diritto allo sviluppo della loro personalità e il diritto all'integrità fisica e morale. La Corte precisa anche che, nel caso in questione, la decisione presa dal tribunale turco di non autorizzare il cambiamento di sesso, "ha messo direttamente in gioco la libertà di Y.Y. di definire il suo aspetto sessuale e che questa libertà deve essere considerata come uno degli elementi più essenziali del diritto all'autodeterminazione". La Corte evidenzia che su questo diritto, come su quelli che toccano aspetti particolarmente importanti dell'esistenza o dell'identità di un individuo, gli Stati hanno un margine ristretto per legiferare. (ANSA).

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