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Tlc: Bassanini, regole certe in Ue per competizione globale

Forum a Londra sulla regolamentazione del mercato digitale

Redazione ANSA LONDRA
(ANSA) - LONDRA, 20 APR - Un sistema di regole certe, in Europa e non solo, per garantire investimenti e innovazione nel futuro dell'economia digitale. E' la prospettiva necessaria indicata a Londra da Franco Bassanini, consigliere del premier Matteo Renzi, nel corso di un forum sul tema 'Policies for the Digital Single Market: an evolution or a revolution?' organizzato con la collaborazione di Tim. L'incontro, articolato in due giorni in una serie di sessioni, ha visto la presenza di numerosi studiosi, esperti, manager e policy makers internazionali: da Giovanni Pitruzzella, presidente dell'Antitrust, ad Annegret Groebel, capo dipartimento presso il Postal Regulation Federal Network Agency in Germania, da Reinald Krueger, numero uno del Regulatory Coordination and Markets Unit presso la Commissione Europea a Pilar Del Castillo Vera, del Comitato parlamentare Industria, Ricerca ed Energia a Strasburgo. A Bassanini, introdotto da Luigi Gambardella, fondatore di Broadband4Europe e vicepresidente Tim per gli Affari Pubblici e le Relazioni con le Organizzazione Internazionali, e' spettato il compito di tratteggiare il quadro d'insieme. Nelle sue parole lo sviluppo della digital economy e del Digital Single Market "è uno degli strumenti decisivi per fronteggiare una delle principali minacce che l'Europa ha davanti a sé oggi: il rischio di una crescente perdita di competitività", di una crescita debole, con conseguente impatto sul tasso di disoccupazione e sulla sostenibilità del welfare. E se spingere su ricerca, innovazione e industria 4.0, è la risposta, accelerare sulla via della digitalizzazione ne è la premessa indispensabile. Per questo, ha proseguito l'ex presidente della Cassa Depositi e Prestiti, l'Europa non può che riservare risorse pubbliche alle aree di fallimento di mercato.

Occorre creare un ambiente il più favorevole possibile agli investimenti privati, a partire dal terreno della regolazione e dei sistemi fiscali. Un contesto nel quale l'Ue dovrebbe "operare con più decisione". Le regolazioni europee, innanzitutto quelle sulla concorrenza e sul divieto di aiuti di Stato, vanno inoltre aggiornate, secondo Bassanini, ma soprattutto vanno applicate da tutti (dalle Autorità di Bruxelles come da quelle nazionali) tenendo conto che i mercati non sono più locali e che le imprese competono, in quasi tutti i settori, in un mercato globale. Un dato di fatto ormai scontato, ma che - e' stato denunciato a Londra - regolatori e arbitri sembrano spesso ignorare.​(ANSA).

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