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Antitrust Ue, Fb ha mentito su Whatsapp, rischio multa

Violate regole,fornite informazioni fuorvianti su legami account

Redazione ANSA BRUXELLES
(ANSA) - BRUXELLES, 20 DIC - Facebook ha violato le regole fornendo all'Antitrust Ue informazioni fuorvianti, al momento della valutazione della fusione con Whatsapp, sui legami tra gli account dei due sistemi di comunicazione. E' l'accusa che rivolge la Commissione Ue alla società americana, che se confermata potrebbe portare a una multa a Facebook sino all'1% del suo fatturato globale. La società di Zuckerberg ha tempo sino al 31 gennaio per rispondere a Bruxelles. La Commissione Ue ha inviato a Facebook una dichiarazione di obiezioni accusando la società di avere fornito "informazioni scorrette o fuorvianti durante l'indagine del 2014" dell'Antitrust sull'acquisizione di Whatsapp da parte di Facebook. Bruxelles aveva chiesto informazioni alla possibilità che si prospettava così di collegare gli account Facebook con quelli Whatsapp, ma Facebook aveva risposto alle richieste di chiarimenti Ue che non sarebbe stata in grado di stabilire un collegamento automatico affidabile tra gli account degli utenti delle due società. Nonostante quanto dichiarato dalla società di Zuckerberg, però, la possibilità tecnica di collegare automaticamente gli ID di Facebook con quelli Whatsapp esisteva già nel 2014, e non solo a partire dall'agosto 2016 quanto quest'ultima ha aggiornato le condizioni d'uso e della privacy.

Di conseguenza Bruxelles è preoccupata che "Facebook, intenzionalmente o con negligenza, abbia fornito informazioni scritte fuorvianti alla Commissione, in violazione dei suoi obblighi sotto il regolamento Ue sulle fusioni". "Le società sono obbligate a dare alla Commissione informazioni accurate durante le inchieste sulle fusioni, e devono prendere questo obbligo in modo serio" in quanto "la nostra revisione puntuale ed efficace delle fusioni dipende dall'accuratezza delle informazioni fornite dalle società coinvolte", ha avvertito la commissaria Ue alla concorrenza Margrethe Vestager, "ora Facebook ha l'opportunità di rispondere". (ANSA).

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