La prospettiva internazionale letta
attraverso il filtro doloroso della pandemia, con alcuni degli
autori stranieri, come Suketu Mehta, Javier Cercas, Colum
McCann, Emmanuel Carrère ed Elvira Lindo, accanto alle
riflessioni sul nostro Paese e le sue storie, affidate allo
sguardo dei nostri scrittori, da Melania Mazzucco a Silvia
Avallone, da Francesco Piccolo e Nicola Lagioia, da Edoardo
Albinati a Walter Siti e Michele Serra. E poi il giornalismo e
le sue inchieste coraggiose, con Diego Bianchi e Zerocalcare, ma
anche la musica come cura dell'anima, con Cammariere, Sangiorgi
e Sparagna, la fotografia come strumento di indagine e la
scienza per capire la complessità del presente. Torna con un
programma "concentrato" ma non meno denso "Libri come", la Festa
del Libro e della Lettura, prodotta dalla Fondazione Musica per
Roma e a cura di Michele De Mieri, Rosa Polacco e Marino
Sinibaldi, in programma all'Auditorium Parco della Musica
dall'11 al 13 giugno. Primo tentativo di festival in presenza
dopo i lunghi mesi di chiusure e isolamento, ma con molti
appuntamenti digitali, questa edizione ha il sapore della
rinascita per ribadire con forza che è arrivato il momento di
tornare a confrontarsi, riflettere e condividere pensieri ed
emozioni attraverso la letteratura. Ad aprire questo weekend di
festa e incontri sarà il ministro della cultura Dario
Franceschini chiamato a discutere dello stato di salute
dell'editoria e delle politiche dedicate al settore insieme ad
alcuni editori; poi come da tradizione sarà un susseguirsi di
presentazioni, reading e "dialoghi", in un'edizione più snella
ma molto attesa, parte di un progetto di festival condiviso che
vedrà svolgersi nelle prossime settimane l'edizione di Portici
di Carta a Torino e quella di Lungomare di Libri a Bari.
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