(di Francesco Fabbri)
Un suv bello a vedersi, comodo in
città, adatto anche ai lunghi spostamenti e leggero per le
tasche. E' così la nuova DR 5: con tutte le qualità del made in
Italy e un occhio attento alle esigenze all'ampio popolo degli
automobilisti.
ANSA Motori ha testato a lungo la vettura di Macchia
d'Isernia, probabilmente la più bilanciata e la meglio riuscita
del gruppo di Di Risio.
Come da tradizione, un unico allestimento full optional,
compreso il tetto in cristallo. Da scegliere ci sono solamente
il colore, il tipo di cambio e l'alimentazione. Singola, solo
benzina, o doppia, anche gpl. DR, infatti, crede fortemente nel
gas e offre per tutte le sue vetture in gamma questa
possibilità.
DR5 si propone a un pubblico vasto, dunque ha l'obiettivo di
piacere. Non per questo, però, rinuncia a tratti e linee
fortemente personali. L'anteriore è grintoso, con una calandra a
sbalzo - ormai firma dei designer della Casa - incorniciata
dagli ampi gruppi ottici. Le fiancate, muscolose ma non troppo,
sono messe in evidenza da una linea continua che sfuma verso la
coda, dove fa bella mostra di sé il logo DR su fondo nero, al
centro dell'ampio portellone.
A bordo, la parola d'ordine è praticità. Tutto è
immediatamente riconoscibile e fruibile. Plancia poco affollata,
studiata con sapienza per lasciare a portata di mano solo quel
che si usa. La posizione di guida è alta e il sedile di guida
regolabile elettricamente. Nella fila posteriore c'è spazio in
abbondanza per due adulti, tre se il viaggio non è
eccessivamente lungo. Il bagagliaio da 340 litri arriva a 1.100
con il divano abbattuto. Di buona qualità i materiali, se
parametrati al prezzo; curato l'assemblaggio. L'infotainment è
tutto concentrato in un pannello da 9 pollici touchscreen, con
le funzioni di base installate e il resto utilizzabile
collegando il proprio smartphone: con AppleCarPlay o con un
sistema di mirror link per Android.
La vera sorpresa, però, è su strada. Il propulsore turbo da
1,5 litri costruito dall'austriaca Acteco eroga - nella doppia
alimentazione - 149 Cv, con una coppia massima di 195 Nm a 3600
giri/min. Tradotto: niente scatti brucianti, ma grande
progressione e tanta coppia laddove in molti entrano in affanno.
In città DR5 si dimostra estremamente maneggevole e non
particolarmente assetata. E l'alimentazione gpl - il serbatoio è
posizionato in un vano sotto al bagagliaio - rende ogni
spostamento meno oneroso. Su strade veloci, la musica cambia.
DR5 è silenziosa, confortevole e anche divertente grazie alla
modalità Sport inseribile con la pressione di un tasto. A
risentirne, in questo caso, sono i consumi che tendono un po' a
salire. La Casa dichiara 9,2 litri per 100 km nel ciclo WLTP, in
linea con quanto da noi riscontrato.
Ma si tratta di un suv, non va dimenticato, con tutte le
caratteristiche peculiari del segmento. E proprio perché di suv
si tratta, abbiamo voluto testarlo anche in fuoristrada. Non
estremo, si intende: parliamo pur sempre di una vettura a due
ruote motrici. Sull'off road leggero si comporta egregiamente, e
in condizioni complesse come le partenze in salita o le discese
troppo accentuate, la tecnologia viene in soccorso simulando
un'aderenza quasi da 4x4. Unica vera pecca: l'assenza di adas.
Ma, assicurano da Macchia D'Isernia, arriveranno.
Nel complesso, DR5 supera le attese e chiarisce il motivo
dell'imponente progressione nelle vendite del marchio: c'è tutto
e costa poco, dunque piace.
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