Tra musica e letteratura il
Go Abruzzo Festival ospita il saggista e filosofo Marcello
Veneziani, in omaggio ai settecento anni dalla morte di Dante,
giovedì 29 luglio in Piazza san Francesco a Guardiagrele (CH)
alle 21. Sarà sul palco il libro "Dante, nostro padre", edito da
Vallecchi, a cura di Marcello Veneziani. La pagine saranno
sfogliate sulle note di Franz Liszt "Sonata per Dante", Luca
Marenzo "Così nel mio parlar voglio esser aspro" e Luzzasco
Luzzaschi "Quivi sospiri" con Michele Natale al pianoforte.
Il libro di Veneziani è un'antologia critica che raccoglie
una selezione del corpus dantesco, introdotta da un lungo
saggio. Un libro che, con acutezza descrittiva, risponde al
desiderio di ogni lettore di percorrere, in senso autentico e
identitario, il sentiero dantesco seguendo la precisa scansione
temporale dei suoi scritti, suddivisi all'interno del testo in
cinque grandi sezioni: l'amore per Beatrice nella Vita Nova, la
sapienza nel Convivio, la lingua nel De Vulgari Eloquentia, la
politica nel De Monarchia e infine la MadreTerra nelle Epistole
e nella Quaestio. L'invito che porge il filosofo pugliese da
"amatore di Dante", è di ritornare sui versi del Sommo per
riscoprire la nostra "Idantità". "Un termine che non vuol essere
un refuso, ma una tesi", dice Veneziani. "Al principio e ai
principi da cui principiò il nostro cammino, Dante è il poeta,
il profeta, il fondatore, lo scrittore e il testimone originario
dell'Italia nostra, colui che ha concepito la civiltà italiana
ancor prima della nazione e dello stato, senza armi se non con
la forza delle parole. Con Dante viene legittimato il nucleo
fondativo dell'Italia, poiché fu lui a riannodare la civiltà
cristiana e la civiltà romana, riconoscendo l'impero e la chiesa
come i genitori dell'Italia, con ruoli ben distinti", conclude
Veneziani.
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