A cento anni dalla morte prematura
di Umberto Postiglione, abruzzese emigrato che rappresentò un
punto di riferimento negli Stati Uniti e in America Latina per
proletari ed immigrati attraverso le sue battaglie per la
rivendicazione di libertà e diritti, la sua comunità d'origine,
Raiano, in provincia dell'Aquila, lo ricorda con otto murales a
firma di artisti locali, su pareti di edifici pubblici e privati
messi a disposizione dall'amministrazione comunale e da
cittadini. Le opere, che raffigurano il soggetto delle sue
poesie dialettali, saranno "parlanti" attraverso la scansione di
un Qr code che attiverà la descrizione e verranno presentate al
pubblico sabato 28 aprile nel corso di una "passeggiata
anarchica", come la intitolano gli organizzatori in memoria
degli ideali di Postiglione.
Un'iniziativa interamente finanziata da imprese edili locali,
promossa dall'associazione culturale raianese "La città del
sole" e realizzata dagli artisti Graziella Gagliardi di
Tagliacozzo, Simone D'amico di Sulmona, Achille Curatella e
Jacopo Fonte di Raiano.
Quest'anno già l'istituto comprensivo di Raiano "Umberto
Postiglione", ha indetto un premio che porta il suo nome: un
concorso letterario regionale aperto a tutte le scuole d'Abruzzo
allo scopo di avvicinare i giovani alla scrittura attraverso la
conoscenza del proprio territorio e degli scrittori locali.
Postiglione infatti, che emigrò nel 1910 spinto da una "forza
interna", "senza alcun fine particolare da raggiungere", come
scrisse alla cugina, si sperimentò nei mestieri più disparati,
tra i quali impiegato, bancario, commesso, giornalista, operaio.
Tornò poi in Abruzzo dove fu anche anche maestro di scuola
elementare e scrittore.
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