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Alta Sostenibilità: Che fare con gli autocrati se le sanzioni economiche non bastano?

Alta Sostenibilità: Che fare con gli autocrati se le sanzioni economiche non bastano?

14 dicembre 2021, 17:15

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Da Taiwan all’Ucraina, i regimi autocratici di Cina e Russia minacciano azioni militari.

Venerdì 10 dicembre si è celebrata la giornata mondiale dedicata ai diritti umani, violati in numero crescente di Paesi dall’Egitto, nonostante la scarcerazione di Patrick Zaki, alla Turchia e ai Paesi del Medio Oriente con migliaia di detenuti politici. Come rispondere con azioni efficaci? È stato utile il “summit . Sono tante e complesse le questioni che nel mondo mettono al centro il rispetto dei diritti fondamentali. Come riuscire a costruire un mondo più giusto e meno discriminante?

La puntata di “Alta sostenibilitàdel 13 dicembre , condotta da Valeria Manieri ed Elis Viettone, è stata l’occasione per fare il punto della situazione su questi temi, grazie anche alla presenza di Roberto Menotti (editor-in-chief of Aspenia online and deputy editor of Aspenia. Senior advisor per le attività internazionali all’Aspen institute Italia), Lia Quartapelle (deputata Pd, presidente del Comitato permanente sull'attuazione dell'Agenda 2030 e gli Obiettivi di sviluppo sostenibile), Donato Speroni (senior expert dell’ASviS per comunicazione e redazione e responsabile del sito FuturaNetwork.eu).

“Mi chiedo se il Goal 16 dell’Agenda 2030 (Pace, giustizia e istituzioni solide) potrebbe in questo momento storico essere sottoscritto da 193 Paesi, come successo nel 2015, visto che in molti non ne hanno rispettato gli impegni”, ha detto in apertura Speroni, “Come ASviS nel nostro ultimo Rapporto segnaliamo i problemi sulla tutela dei diritti in Italia, per esempio sul sovraffollamento delle carceri, però occorre andare oltre. A livello internazionale aumentano i Paesi autocratici rispetto a quelli democratici. E pongono varie minacce anche a livello internazionale, come vediamo per le vicende che riguardano Bielorussia, Cina, Egitto, Turchia. A questa sfida che si è aggravata negli ultimi anni, finora abbiamo risposto con minacce di sanzioni economiche sostanzialmente inefficaci. Ora Biden con il ‘summit for democracy’ ha cercato di rafforzare la risposta multilaterale, cercando di capire se si può andare oltre agli impegni che è possibile prendere in sede Onu tra Paesi con regimi molto diversi, ma l’incontro ha avuto uno scarso impatto”.

Per Quartapelle “il summit per le democrazie ha sottostimato un punto fondamentale: la crisi interna delle democrazie in ciascun Paese. Aumenta infatti in tutti i Paesi occidentali la percentuale di cittadini che ritengono che la democrazia non sia il miglior sistema di governo possibile;diminuisce la fiducia nelle istituzioni e nei mezzi di informazione. Se le democrazie sono deboli allora indeboliscono anche la spinta per supportare quelle all’estero. L’Afghanistan dovrebbe farci riflettere molto su valorizzazione e sostegno delle democrazie, e sul rispetto dei diritti umani nel mondo. Credo che sul tema valorizzazione in alcuni casi l’Occidente ha cercato legittimità in esperimenti che non erano democratici, mentre la questione della globalizzazione dei diritti è un tema su cui spingere per avere risultati più immediati. Ed è forse quello che prima di tutto andava fatto, anche in Afghanistan”.

Infine Menotti ha ricordato che il summit di Biden affonda le radici “in una tradizione americana che mischia elementi di ‘realpolitik’ inserendo parametri democratici. Il punto non era concedere patenti di democrazia ma creare consesso per gestire problemi internazionali. In questo momento di riassetto e di creazione di nuove prospettive, l’Europa deve fare uno sforzo ulteriore. In passato è stata la Germania a farsi portavoce di una posizione che definirei mercantilista, e cioè cercando di declinare la posizione dell’Ue soprattutto in chiave economica, dove siamo particolarmente forti. Ma questo non può prescindere da una considerazione più ampia basata sui nostri valori fondanti, scritti tra l’altro anche nei trattati europei. Penso che bisogna fare uno sforzo per declinare nuove aspirazioni diplomatiche”.

 

di Ivan Manzo 

 

RIASCOLTA L’ULTIMA PUNTATA – Alta Sostenibilità  - Diritti umani, un nuovo posto nell'agenda internazionale?

Vai all'archivio delle puntate di Alta sostenibilità, la trasmissione di ASviS a cura di Valeria Manieri, Ruggero Po ed Elis Viettone, in onda il lunedì dalle 12:30 alle 13:00 su Radio Radicale.

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