/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Rubrica: Europa e Agenda 2030

Rubrica: Europa e Agenda 2030

20 dicembre 2021, 16:38

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

L’ultima settimana di piena attività delle istituzioni dell’Unione, prima delle festività, è stata particolarmente ricca e intensa. É stato assunto un atto congiunto tra le tre istituzioni sulle priorità legislative del 2022 "per un’Ue resiliente e rinvigorita", il 2022 è confermato anno europeo dei giovani.

 

Sintesi degli atti adottati dalla Commissione europea

La Commissione europea ha adottato diverse iniziative che integrano il pacchetto pronti per il 55%, inclusa la proposta di revisione della direttiva sulla performance energetica degli edifici, una proposta di regolamento per la riduzione delle emissioni di metano, una proposta di regolamento per il mercato interno delle energie rinnovabili, idrogeno, gas naturale.

Diversi atti sono legati al settore dei trasporti, tra cui il nuovo piano per la mobilità urbana, il piano d’azione per aumentare il traffico passeggeri a lunga distanza e transfrontaliera con la ferrovia, le linee guida per lo sviluppo di una rete di trasporto trans-europea, l’estensione della rete ai Paesi terzi limitrofi all’Ue, la proposta di direttiva su trasporti intelligenti e intermodalità tra trasporti su strada e modalità diverse, un rapporto sullo stato d’attuazione delle reti di trasporto transeuropeo.

Centrale al tema è ancora la proposta di decisione per il Consiglio con raccomandazione agli Stati membri per assicurare una giusta transizione verso la neutralità climatica, in cui sono messe a sistema tutte le iniziative già avviate dalla Commissione in merito alla giusta transizione, sull’utilizzo delle diverse politiche per l’occupazione, il sostegno sociale, gli incentivi economici e la fiscalità, la partecipazione e il confronto con i portatori d’interesse e la società civile – ruolo dei giovani, l’importanza fondamentale delle autorità regionali e locali, l’empowerment dei consumatori.

La Comunicazione sul ciclo sostenibile del carbonio integra in un quadro strategico gli obiettivi e le diverse possibilità di stoccaggio attraverso processi naturali e soluzioni tecnologiche.

Ampia è stata anche la reportistica sull’attuazione di diverse politiche adottata dalla Commissione europea, in particolare sulle performance della Pac 2014-2020 e sui relativi effetti ambientali su biodiversità, acqua e suolo, sulle statistiche nell’uso dei pesticidi, sulla qualità dell’acqua e l’implementazione della direttiva alluvioni, sul rispetto della direttiva sulle emissioni industriali.

Di rilevanza ancora la strategia sulla supervisione dei dati della finanza digitale, una nuova proposta di direttiva per il contrasto della criminalità ambientale, e la proposta di regolamento per affrontare la strumentalizzazione dei migranti e richiedenti asilo.

 

Proposta di revisione della direttiva sulla performance energetica degli edifici

Le misure innovative introdotte dalla proposta prevedono che al 2030 per tutti gli edifici in classe energetica G dovranno essere effettuati interventi di efficientamento per rientrare almeno nella classe F, e nella E nel 2033. Gli edifici pubblici dovranno anticipare le predette scadenze rispettivamente al 2027 e al 2030.

Il vice-presidente della Commissione Timmermans, durante la conferenza stampa di presentazione delle nuove misure, ha interrotto la presentazione in inglese per rivolgersi agli italiani in italiano:

Bruxelles” non vi dirà che non potete vendere la vostra casa se non è ristrutturata. E nessun "burocrate di Bruxelles" confischerà la vostra casa se non è ristrutturata. Il patrimonio culturale è protetto e le case estive possono essere esentate.

La nostra proposta non contiene alcun divieto di vendita o affitto per gli edifici che saranno qualificati nella classe G, cioè per quel 15% degli edifici identificati come quelli con la peggiore efficienza energetica nel singolo Paese.

La proposta lascia agli Stati Membri la libertà di decidere come far rispettare lo standard minimo. Ciò già accade con successo in vari Stati membri. Da queste esperienze, ogni Stato potrà trarre le lezioni necessarie per applicare nella maniera più giusta ed efficace la nostra proposta.

Un sostegno finanziario è e sarà sicuramente necessario in molti casi. Si potrà ottenere un sostegno dal governo italiano e dall'Ue per aumentare il valore della propria casa e ridurre la propria bolletta energetica. Ci vuole un po' di sforzo, ma sicuramente ne vale la pena. A parte il fatto che così si aiuterà a ridurre emissioni che causano più di 400.000 morti premature ogni anno in Europa.

Diverse sono le altre novità introdotte dalla proposta di direttiva con scadenze specifiche:

  • 2024 - introduzione di un “passaporto” di ristrutturazione contenente una tabella di marcia per gli interventi necessari a trasformare l’edificio a zero emissioni al più tardi al 2050;
  • 2025 - gli edifici nuovi e gli edifici con ristrutturazioni importanti devono avere sistemi automatizzati di regolazione e controllo dell’efficienza energetica;
  • 2025 - scala armonizzata per l’Ue dei certificati di prestazione energetica da classe A per gli edifici a emissioni zero, alla classe G che rappresenteranno il 15% degli edifici con la peggior prestazione energetica a livello nazionale;
  • 2025 - presentazione del piano nazionale per le ristrutturazioni da parte degli Stati membri;
  • 2027 - non sarà più possibile incentivare con fondi pubblici impianti alimentati con fonti fossili;
  • 2030 - gli edifici nuovi dovranno essere a zero emissioni, nel rispetto di questa definizione: edificio con prestazioni energetiche molto elevate in linea con principio “priorità all’efficienza energetica”, e dove la quantità molto bassa di energia ancora necessaria è completamente coperta da energia da fonti rinnovabili a livello di edificio o distretto o comunità. Per gli edifici pubblici la data è anticipata al 2027. Fino al 2030 gli edifici nuovi dovranno avere performance a energia quasi zero, prevedendo che una parte significativa del fabbisogno energetico sia coperta da fonti rinnovatili prodotte localmente;
  • 2030 - il potenziale di emissioni di gas serra sul ciclo di vita degli edifici nuovi deve essere calcolato in accordo con lo standard europeo Level’s. L’obbligo è anticipato al 2027 per gli edifici con superficie superiore ai 2000 mq;
  • 2040 - eliminazione dei combustibili fossili nel riscaldamento e raffrescamento: il processo graduale dovrà essere programmato nei piani nazionali di ristrutturazione integrati nei piani nazionali integrati clima ed energia;

Altre misure prevedono obblighi d’installazione di sistemi di ricarica per la mobilità elettrica e stalli di sosta per le biciclette in numero pari per le auto, requisiti da “edificio intelligente” in particolare per l’ottimizzazione della prestazione energetica, qualità dell’aria indoor, adattamento ai cambiamenti climatici, rimozione di sostanze pericolose per la salute (quali l’eternit), accessibilità per i disabili, rischi antincendio e sismico.

La strategia a lungo termine per la ristrutturazione, già precedentemente prevista, è ridenominata in piano nazionale per le ristrutturazioni, prevedendo nuovi requisiti e la definizione di targets da conseguire entro il 2030, il 2040, il 2050. Vengono previsti un aggiornamento ogni cinque anni a integrazione dei Pniec, e percorsi partecipati dalla società civile per la relativa definizione.

Alcune indicazioni per incentivare le misure di ristrutturazione, definite dagli Stati membri, prevedono che la riduzione della domanda di energia primaria sia ridotta almeno del 30% e che vengano seguiti i passaggi previsti dal “passaporto” per la ristrutturazione, oltre al divieto a incentivare dal 2027 impianti alimentati da fonti fossili. Priorità negli incentivi va data alle classi sociali vulnerabili.

continua su asvis.it

di Luigi Di Marco

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza