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Responsabilità editoriale di ASviS
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Come preannunciato nella comunicazione della Commissione europea sull’aggiornamento della nuova strategia industriale 2020: costruire un mercato unico più forte per la ripresa dell’Europa (vedi sintesi alla rubrica del 10.5.21, terzo paragrafo), il 2 febbraio scorso è stata adottata la strategia europea per la normazione.
La strategia mira a rafforzare la competitività dell'Ue a livello globale e a promuovere un'economia resiliente, verde e digitale, integrata con i valori democratici nelle applicazioni tecnologiche. La Commissione promuove un ruolo di leadership per l’Ue nella definizione di standard normativi ritenendo che "la sovranità tecnologica, la capacità di ridurre le dipendenze e la protezione dei valori dell'Ue, comprese le nostre ambizioni sociali e ambientali, dipenderanno dal successo degli attori europei nella standardizzazione a livello internazionale".
La Commissione sottolinea nelle premesse come gli standard normativi consentono di "promuovere l'interoperabilità, la sicurezza dei cittadini dell'Ue e la protezione dell’ambiente", portando vantaggi alle imprese e ai consumatori, creando condizioni di parità nel mercato unico per le imprese e aumentando la fiducia dei consumatori. Allo stato attuale, la Commissione valuta che l'importanza strategica degli standard non è ancora adeguatamente riconosciuta.
Le sfide del nostro tempo richiedono una capacità di normazione in grado di rispondere a una domanda d’innovazione sempre più rapida. La Commissione evidenzia per l’Ue l’importanza fondamentale di non perdere il vantaggio competitivo di essere il "primo motore" dell’innovazione attraverso la normazione, constatando che allo stato attuale "altri consorzi, spesso privati e non europei guidati dall'industria, sono più snelli e veloci nello sviluppo di standard, in particolare nelle tecnologie nuove ed emergenti".
Inoltre la Commissione valuta che "le ambizioni politiche dell'Ue per un'economia resiliente, verde e digitale non saranno all'altezza della sfida se gli standard di accompagnamento saranno definiti da altre regioni del mondo".
La capacità di definire degli standard normativi europei è considerata dalla Commissione essenziale anche per garantire che le nuove tecnologie riflettano i valori democratici dell’Ue, quali ad esempio adeguati standard di protezione dei dati e un’adeguata governance dei protocolli Internet.
La strategia propone dunque una serie di azioni per "riportare gli standard al centro di un mercato unico dell'Ue resiliente, verde e digitale e per rafforzare il ruolo globale del sistema di normazione europeo", riassumibile in cinque linee di intervento principali.
Nel pacchetto di comunicazioni adottato dalla Commissione è incluso anche un report sui risultati della normazione nel quinquennio 2016-2020 sull’implementazione del Regolamento (Ue) 1025/2012.
Altri atti adottati nella settimana 31/1-6/2
Sull’adozione da parte della Commissione dell’atto in sub-delega relativo alla tassonomia europea che include nucleare e gas del 2 febbraio, si rinvia all’approfondimento a cura di Toni Federico.
Tra gli atti adottati dalla Commissione la scorsa settimana, si evidenzia l'ottava relazione sulla coesione: la coesione in Europa in vista del 2050, oltre a proposte di emendamenti al regolamento (Ue) 2021/954 sul certificato digitale Covid-19 con riferimento all’interoperabilità con i certificati dei residenti in Paesi terzi ed emendamenti al regolamento (Ue) 2021/953 sul certificato digitale Covid-19 per facilitare il libero movimento tra Paesi dell’Ue.
Sulle criticità nel quadro internazionale, si segnalano le dichiarazioni adottate dall'alto rappresentante dell’Ue sulla situazione in Mali, sulla situazione in Myanmar/Birmania, e sull'adesione di taluni Paesi alle misure restrittive in considerazione della situazione in Libia.
di Luigi Di Marco
Responsabilità editoriale di ASviS
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