L'ampliamento dell'economia
circolare, con l'adozione di 21 misure per il riciclo, il riuso
e la riparazione dei prodotti, taglierebbe di quasi 23 miliardi
di tonnellate all'anno le emissioni di gas serra e permetterebbe
di mantenere il riscaldamento globale entro 1,5 gradi dai
livelli pre-industriali. Lo sostiene uno studio della ong
internazionale Circle Economy.
La ong propone 21 misure di economia circolare che
ridurrebbero il consumo annuo di materie vergini da 101,4
miliardi di tonnellate (Gigatonnellate o Gt) a 79 miliardi,
raddoppiando il tasso di riciclo dall'8,6% dei materiali vergini
al 17%. Questa riduzione porterebbe ad un taglio annuale delle
emissioni di gas serra di 22,8 miliardi di tonnellate.
Secondo Circle Economy, gli impegni di decarbonizzazione
presi dagli stati del mondo alla Cop26 di Glasgow mancano
l'obiettivo di mantenere il riscaldamento globale sotto 1,5
gradi dai livelli pre-industriali proprio per 23 miliardi di
tonnellate di emissioni annue di gas serra di troppo.
La riduzione di 4,05 Gt di materiali nell'edilizia secondo la
ong taglierebbe le emissioni di 3,45 Gt. Ristrutturare gli
edifici farebbe risparmiare 5,28 Gt di materiali e 2,15 Gt di
emissioni. Usare cibi stagionali e locali e altri metodi di
produzione sostenibile di cibo ridurrebbe il consumo di
materiali di 3,4 Gt e le emissioni di 2,07 Gt. Usare metallo e
plastiche riciclate per fare veicoli e riciclare i veicoli alla
fine della loro vita farebbe risparmiare 3,3 Gt di materiali e
1,5 Gt di emissioni.
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