Via libera in Toscana al bando
della Regione per la piantumazione di alberi come argine al
riscaldamento globale. Il decreto, già annunciato, è stato
firmato e dall'1 settembre al 30 ottobre 63 Comuni toscani -
quelli dove i dati dicono che più critica, almeno in alcune
porzioni del territorio, è la qualità dell'aria - potranno
presentare a Sviluppo Toscana domanda per richiedere il
contributo della Regione. A disposizione ci sono
complessivamente 5 milioni di euro: al massimo 400mila (e non
oltre il 90 per cento delle spese ammissibili) per ogni
progetto, che per essere accolto deve comunque prevedere un
costo superiore a 50mila euro.
L'intervento, riferisce una nota, si inserisce all'interno
della strategia che punta a raggiungere in Toscana, entro il
2050, il perfetto equilibrio tra le emissioni in atmosfera
capaci di modificare il clima e quelle mitigate. Lo si fa in due
modi: aumentato la quota di energia prodotta attraverso
rinnovabili e riducendone la necessità migliorando l'efficienza
energetici degli edifici, ma pure piantando alberi perché
facciano da filtro ed assorbano l'anidride carbonica od altre
sostanze prodotte. Misura, quest'ultima, tanto più efficace se
la si fa nei centri urbani da dove, dicono gli studiosi, arriva
il 70% delle emissioni totali.
Per poter presentare domanda di contributo i Comuni dovranno
già aver approvato un progetto di fattibilità tecnica ed
economica dell'intervento. Potranno essere finanziate
piantumazioni integrate anche con altre azioni che abbiano lo
scopo di abbattere le emissioni in atmosfera, già realizzate o
previste nel progetto stesso.
I 63 Comuni che potranno usufruire dei contributi regionali,
vanno dalla piana tra Prato, Firenze e Pistoia a quella
lucchese, dall'agglomerato fiorentino al comprensorio della
cuoio di Santa Croce, ma anche la media Valle del Serchio,
l'area industriale di Piombino, il Valdarno superiore, Grosseto,
Massa Carrara, Pisa, Livorno, Arezzo e la Versilia.
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