"Questo lavoro mostra come sia
necessario non solo fare degli interventi specifici su questo o
quell'aspetto ma avere una visione integrata delle politiche per
trasformare il nostro paese nel senso della sostenibilità.
Questa visione integrata richiede un cambiamento culturale". Lo
ha detto il ministro delle infrastrutture e della mobilità
sostenibili Enrico Giovannini aprendo i lavori della
presentazione dei Rapporti su 'Cambiamenti climatici,
infrastrutture e mobilità' e 'Investire in infrastrutture:
strumenti finanziari e sostenibilità' elaborati dalle
Commissioni di studio istituite dal Mims.
"E' un'operazione complessa che richiede tempo, ma i tempi sono
necessariamente stretti", ha puntualizzato il ministro. In
particolare, sul tema del cambiamento climatico e della crisi
climatica Giovannini ha evidenziato come meno attenzione viene
data alla tematica "dell'adattamento al cambiamento climatico
che impatta direttamente sulle infrastrutture e la mobilità", ma
"abbiamo, attraverso il Pnrr e altre fonti finanziarie, compresa
l'ultima legge di bilancio per investire per la trasformazione
nostro sistema socio-economico nella direzione indicata dal Next
generation Eu e dal Green New Deal europeo".
Evidenziando poi l'impossibilità della finanza pubblica di fare
tutte le parti in commedia, Giovannini ha sottolineato la
necessità di "mobilitare anche il sistema privato: pubblico e
privato devono trovare nuove forme di collaborazione".
"I due rapporti che vengono presentati oggi rappresentano lo
stato dell'arte su queste tematiche e le raccomandazioni
parziali provvisorie che le due commissioni hanno formulato
hanno guidato le scelte del ministero", ha detto Giovannini,
aggiungendo che il lavoro delle due Commissioni che "ha già
influenzato molto il modo di pensare e agire del Mims, influirà
ancora nel 2022, anno molto importante per definire la posizione
dell'Italia che dovrà negoziare a livello europeo gli elementi
del pacchetto Fit for 55. Trasformare queste raccomandazioni in
azioni è quello che vogliamo fare".
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