Marian Diamond, neuroscienziata e
professoressa della University of California, ha dimostrato che
il 50/75% dei neuroni viene perso durante lo sviluppo prenatale
e si continuano a perdere neuroni lungo tutto l'arco della vita.
Dalla lettura di questo studio Emanuele D'Errico, regista,
autore e uno dei tre attori in scena, con Dario Rea e Francesco
Roccasecca, ha dato vita al racconto scenico 'Dall'altra parte.
2+2=?', in scena sabato 20 aprile alle 19 (replica domenica 21)
al Teatro Nuovo di Napoli.
Presentato da Putéca Celidònia e Cranpi, l'allestimento si
avvale della voce fuori campo di Clara Bocchino, le scene d
Rosita Vallefuoco, le luci di Giuseppe Di Lorenzo, il sound
design e le musiche originali di Tommy Grieco, i costumi di
Giuseppe Avallone, le maschere di Luca Arcamone.
La sinossi: "Siamo nell'utero materno, qui si incontrano tre
gemelli eterozigoti appena concepiti, consapevoli che, con il
passare del tempo e l'avvicinarsi della nascita, perderanno
gradualmente neuroni fino a raggiungere la totale incoscienza
natale". Cosa si fa nell'attesa? Come vivono tre feti obbligati
in uno spazio così misterioso come il ventre materno? Nascono
sfide e competizioni interrotte da scosse esterne che
scandiscono il passaggio del tempo. Ad ogni scossa qualcosa
cambia: la loro postura, le loro capacità intellettive. Le
informazioni vanno scemando, il gioco diventa sempre più
infantile, il loro linguaggio meno forbito, ma alla quarta
scossa qualcosa non va come le volte precedenti.
"È dal teatro - afferma il regista - che tutto nasce, da un
lavoro di scrittura scenica. È iniziato con una corda di canapa
di circa dieci metri che ci teneva legati in modo indissolubile.
Da questo legame fisico e metaforico è nato il processo di
ricerca, sperimentando la sensazione di questo impedimento in
tutte le sue sfaccettature". Tra stralci di drammaturgia rubati
spesso dalla vita quotidiana, un pezzetto alla volta, in un
processo di sviluppo simile a quello del feto in gestazione, è
nato lo spettacolo che ha preso vita grazie al contributo di una
compagnia in perenne scambio e confronto con ogni maestranza.
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