"Sono trascorsi sedici anni dalla
legge regionale con la quale è stata istituita un'area di
riqualificazione paesistico-ambientale, nei pressi dell'antica
città di Velia, tra Ascea e Casalvelino, ma del piano di
riqualificazione previsto, da redigere d'intesa tra i Comuni e
la Soprintendenza, non c'è traccia. Un'opportunità persa,
assieme ai nove milioni di finanziamento per un piano che
avrebbe cambiato il volto di un territorio a elevata
attrattività turistica". Lo afferma la consigliera regionale del
Movimento 5 Stelle e segretaria della Commissione Ambiente Maria
Muscarà, che sulla questione ha presentato un'interrogazione
alla giunta regionale.
"Parliamo di un'area - spiega - situata all'interno del parco
nazionale del Cilento, nella lista del patrimonio mondiale
Unesco. Al danno si aggiunga la beffa. In assenza del piano,
infatti, è vietata ogni modifica di riassetto del territorio,
così come è vietata qualsiasi opera edilizia, a eccezione delle
opere pubbliche e di interesse pubblico".
"La legge - aggiunge Muscarà - prevedeva che se non si fosse
proceduto a un piano attuativo entro 12 mesi, la Regione avrebbe
dovuto nominare un commissario ad acta. Ad oggi i finanziamenti
sono andati in fumo, non è mai stato messo mano ad alcun piano e
non è chiaro perché la Regione non abbia esercitato i poteri
sostitutivi previsti dalla sua stessa legge. L'unico effetto è
l'ennesima opportunità mancata per rilanciare il territorio".
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