Conservare la memoria di uno dei
momenti più tragici della storia dell'umanità, per insegnare ai
giovani a non dimenticare le atrocità vissute dalle passate
generazioni. Questo il messaggio emerso oggi dagli Stati
Generali della Memoria, che si sono tenuti presso l'Archivio
Storico della Presidenza della Repubblica, in diretta streaming
sul sito e sulla pagina FB dell'Università Telematica
Internazionale Uninettuno e sul portale dell'Archivio storico
della Presidenza della Repubblica.
L'iniziativa, nata da un'idea di Furio Colombo e Vittorio
Pavoncello, in coordinazione con la segreteria della Senatrice
Liliana Segre, madrina del progetto, è stata realizzata
dall'Università Telematica Internazionale Uninettuno, in
collaborazione con la Fondazione Adriano Olivetti e la
Fondazione Giacomo Matteotti.
L'obiettivo principale degli Stati Generali della Memoria è
quello di costituirsi come centro di aggregazione e scambio di
conoscenze con tutte le realtà che operano con e attraverso la
memoria, che è presente in ogni ambito della vita.
Il progetto degli Stati Generali è stato lanciato
dall'Università Uninettuno, lo scorso 27 gennaio, con una
maratona televisiva di 24 ore trasmessa su
Uninettunouniversity.tv (Canali 812 di Sky e 701 di Tivùsat) e
in diretta streaming sul sito dell'Università, che ha voluto
raccontare e ricordare la Shoah attraverso ventiquattro ore
continuative di videolezioni, approfondimenti, musica e film,
alternati ai contenuti delle lezioni estratti dall'archivio di
Uninettuno.
All'evento, oltre agli ideatori, Furio Colombo e Vittorio
Pavoncello, hanno partecipato Maria Amata Garito, Rettore di
Uninettuno, Milena Santerini, Coordinatrice nazionale per la
lotta contro l'antisemitismo, Noemi Di Segni, presidente
dell'Unione delle comunità ebraiche italiane, che ha lanciato un
appello alla Memoria, Alberto Aghemo, Vicepresidente e
Segretario generale Fondazione Giacomo Matteotti e Beniamino de'
Liguori Carino, Segretario generale Fondazione Adriano Olivetti.
Ospite speciale è stata Edith Bruck, la scrittrice di
origini ungheresi sopravvissuta ad Auschwitz, che ha letto la
poesia "27 gennaio 2020", per poi fare un intervento sulla
Memoria dopo Auschwitz. Gli Stati Generali della Memoria hanno
anche ospitato la Lectio Magistralis di Anna Foa, "Dall'omicidio
Matteotti all'omicidio dei romani ebrei, violenze di un regime",
e la lettura di alcuni brani da La storia di Elsa Morante: 16
ottobre 1943 da parte dell'attrice Marilù Prati.
"Il Giorno della Memoria riconosce che dopo la guerra viene
la pace e che tutte le idee devono essere rispettate anche se
perdenti", ha dichiarato Furio Colombo. "Gli Stati Generali
della Memoria si occupano della memoria a più livelli: dalle
date celebrative che formano la nostra storia e identità
collettiva, alla memoria di ogni aspetto della vita, sia che si
parli di cellule, di oggetti in movimento, di percorsi della
psiche, di DNA o di robotica, e nel celebrare la memoria si
parla di futuro, perché la memoria non è un punto di partenza ma
di arrivo, nel quale diventa vita", ha affermato Vittorio
Pavoncello.
"Gli Stati generali della Memoria devono essere un'occasione di
riflessione per le nuove generazioni sulle profonde ferite che
le guerre lasciano nella coscienza dei popoli. Una riflessione
che i giovani devono fare per migliorare il loro presente e non
commettere gli errori del passato", ha commentato infine Maria
Amata Garito, rettore di Uninettuno.
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