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Natale, esplode il fenomeno 'dog-a-porter', il boom degli abiti per cani. Sotto l'albero per loro cappotti e accessori

Natale, esplode il fenomeno 'dog-a-porter', il boom degli abiti per cani. Sotto l'albero per loro cappotti e accessori

Si calcola mercato in espansione, +70% entro il 2028. Moda ma anche salute, ecco perchè

13 dicembre 2021, 13:21

di A.M.

ANSACheck

Instagram @thebutlerblue - RIPRODUZIONE RISERVATA

Instagram @thebutlerblue - RIPRODUZIONE RISERVATA
Instagram @thebutlerblue - RIPRODUZIONE RISERVATA

Tra i regali di Natale impacchettati e depositati sotto l’albero con dentro ad esempio maglioni, felpe, cappottini, giacche, gilet e impermeabili attenzione perchè non necessariamente potrebbero essere doni dedicati agli “umani” di casa. Sempre più spesso, infatti, a finire tra i regali sono elementi come abiti e accessori dedicati agli amici a 4 zampe: è la “dog-à-porter” mania, un fenomeno globale che sta già influenzando la scelta dei doni di milioni di persone in Italia e nel mondo. Basti pensare che, secondo quanto riportato in un articolo pubblicato dal magazine statunitense Artful Living, il mercato globale degli abiti e degli accessori per cani passerà dai 9,7 miliardi di dollari raccolti nel 2020 fino ai 16,6 nel 2028, con una crescita record di oltre il 70%.
La tendenza ha già conquistato i social, e promette di diventare ancora più virale nelle prossime settimane: su Instagram infatti l’hashtag #dogfashion ha già totalizzato quasi 2,5 milioni di post. A testimonianza di un trend in costante ascesa, riscuotono sempre più successo eventi tematici come il New York Pet Fashion Show di Manhattan e il Furbabies Dog Pageant che si tiene in Gran Bretagna. Ma, oltre le apparenze, questa tendenza non è solo una mera questione di look e “instagrammabilità”. Infatti, con l’arrivo della neve e del grande freddo, secondo gli esperti opportuni abiti riscaldanti o termoisolanti possono rappresentare un aiuto per gli amici a 4 zampe, soprattutto tenendo conto di importanti variabili come la razza del cane, il tipo di pelo e la presenza del sotto-pelo che ne regola l’isolamento, la taglia e l’età, oltre all’attività fisica per la quale s’indossa un cappottino o un maglioncino ad hoc. 
Secondo Emi Nava, fondatrice di Bullfit Fashion (bullfitfashion.com/it) ed esperta nel settore dell’abbigliamento e degli accessori per cani, infatti “Vestire il proprio cane, ad esempio il proprio bulldog inglese o bouledogue francese, non è solo una questione di moda, ma soprattutto una necessità per evitare che i nostri amici incorrano in malattie da raffreddamento che possono diventare anche molto gravi considerata la predisposizione di queste razze a patologie dell’apparato respiratorio. In questo periodo la richiesta di capi per proteggerli aumenta fino al 45% – spiega Emi Nava – Comode felpe con cappuccio e pile con stampe camouflage con colori naturali, tinte unite con bordi a contrasto, bianco e rosso che richiamano il periodo natalizio con un‘esplosione di cuori per le passeggiate in città, caldi piumini per chi andrà in montagna, ma anche scaldacollo che spesso vengono acquistati in abbinamento con i proprietari. Tutti i capi sono studiati nei minimi dettagli e confezionati a mano in laboratori made in Italy che garantiscono qualità ed etica. La possibilità di personalizzare ogni capo con il nome del proprio bulldog è l’ultimo trend che fa impazzire i proprietari perché sentono di coccolare ancora di più il loro miglior amico". Ci sono poi anche marchi che propongono abbigliamento per cane e padrone in perfetta armonia. 
Un’esplosione di vendite sostenuta anche da VIP e influencer. Sono tantissime infatti le star italiane e internazionali che si sono lasciate contagiare da questo trend : da Chiara Ferragni, che veste la propria Matilda con abiti sempre fashion per ogni stagione, a Elena Santarelli, che ha recentemente ritratto sui propri social Neve con un caldo maglioncino, fino a Lewis Hamilton stilista d’eccezione del bulldog Roscoe e Paris Hilton, pet-fashionista per antonomasia. Si spinge ancora più in là People, che riporta un sondaggio secondo cui il 24% dei proprietari di cani solitamente si veste come il proprio cane in modalità “matchy-matchy”. La Regina Elisabetta qualche anno fa è stata ritratta in posa al museo delle cere Madame Tussauds a Londra insieme a tutta la famiglia reale e agli immancabili Corgi con indosso il “Christmas Jumper”, il tipico maglione delle feste considerato dagli inglesi vero must have del Natale (vi ricordate il mitico maglione con le renne di Bridget Jones?), ora di grande moda anche da noi. Tornando ai giorni nostri, anche la cantante Elettra Lamborghini ha pensato, proprio in occasione delle imminenti festività natalizie e del lancio del suo ultimo singolo, di vestirsi da Babbo Natale abbinando il look a quello del suo inseparabile cagnolino.
Ma anche la salute, oltre all’occhio, vuole la sua parte. L’importanza a livello di pet care legata agli abiti “dog-à-poter” è un pensiero condiviso anche dai veterinari.  "Nessun cane può stare fuori a temperature molto rigide senza un riparo adeguato: cappotti e stivali possono aiutare a proteggere i cani dal freddo, dal ghiaccio e dal sale: se li tollereranno, penso sia una buona idea, soprattutto per i cani a pelo corto, molto magri e anziani", dice il dott. Sandi Sawchuk, veterinario presso la School of Veterinary Medicine dell’Università del Winsconsin. Secondo il dott. Reid Groman, veterinario presso la School of Veterinary Medicine dell'Università della Pennsylvania, la maggior parte delle razze sta bene con i propri mantelli pelosi, veri e propri “cappotti naturali”: tuttavia, alcune razze possono essere più a loro agio quando fa freddo con un maglione, come le “razze toy”, o quelle con i peli particolarmente corti, come i levrieri, potrebbero trarre maggiori benefici da un cappotto all'aperto, o anche al chiuso con basse temperature. Anche i cani più anziani con un sistema immunitario indebolito o malattie che potrebbero avere un impatto sui peli, come l'ipotiroidismo, potrebbero godere di un abbigliamento invernale.
Quello del “dog-à-porter” è quindi un inarrestabile fenomeno a metà tra stile e benessere che, partendo dalle linee ad hoc create da grandi maison di moda a livello internazionale, sta andando a rivoluzionare anche la figura dei pet-influencer. Il Financial Times si è interessato a questa tematica, con un articolo dedicato al canadese Tika the Iggy, un levriero italiano di 9 anni di Montreal da oltre 1 milione di seguaci su Instagram, che ha ottenuto migliaia di like per le sue foto in maglioni a trecce con pompon, felpe morbide e mantelle piumate. Nello stesso articolo l’autorevole testata economica riporta un dato davvero eloquente: una catena britannica di grandi magazzini ha rivelato che le vendite di cappotti per cani sono aumentate del 420% rispetto all’anno scorso, mentre quelle di maglioni per cani hanno toccato un picco record di +2.200%. Dati che se uniti a quelli riportati da PetPedia, la wikipedia degli animali domestici, secondo cui oltre il 50% dei proprietari di cani fa un regalo di Natale al proprio animale domestico e ben il 40% ha acquistato vestiti per il proprio pet, sottolineano come sotto l’albero quest’anno si potranno trovare un mare di sorprese… A misura di 4 zampe

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