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Diabete, un farmaco protegge i reni e scongiura la dialisi

Diabete, un farmaco protegge i reni e scongiura la dialisi

Studio italiano, -31% rischio di perdita della funzione renale

ROMA, 09 febbraio 2024, 16:49

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Nei pazienti con diabete di tipo 2, un farmaco antidiabetico già in uso (dapaglifozin) esercita un effetto protettivo sui reni, riducendo il danno, salvaguardando la capacità dell'organo di filtrare e ritardando o scongiurando la perdita di funzionalità renale che rende necessaria la dialisi o il trapianto. È quanto emerge da uno studio italiano pubblicato su The Lancet Regional Health Europe.
    La ricerca, promossa dalla Società Italiana di Diabetologia (Sid) e dal Centro Studi della Sid, è stata condotta in oltre 50 centri i italiani di diabetologia coinvolgendo 12mila pazienti con diabete di tipo 2.
    Nel dettaglio, lo studio, denominato DARWIN-Renal (DApagliflozin Real World evideNce-Renal), ha mostrato che, rispetto ad altri farmaci utilizzati per il trattamento del diabete di tipo 2, dapagliflozin ha una maggiore e più rapida efficacia nel rallentare il declino dell'eGFR (indicatore della capacità filtrante renale) e nel ridurre l'aumento dell'albuminuria (che indica danno renale). Inoltre, dapagliflozin ha dimostrato di ridurre del 24% il rischio relativo di nuova insorgenza di malattia renale cronica e del 31% il rischio della perdita di funzionalità renale rispetto alle altre classi di farmaci per il diabete.
    "Lo studio conferma la significativa efficacia di dapagliflozin nella protezione renale, evidenziando il suo potenziale impatto sulla riduzione dell'insorgenza della malattia renale cronica", sottolinea il presidente Sid Angelo Avogaro. "Questo studio si aggiunge alle evidenze già esistenti e supporta ulteriormente l'efficacia di dapagliflozin nel prevenire l'insorgenza ed il peggioramento della malattia renale cronica nelle persone con diabete tipo 2 anche a basso rischio renale rispetto all'uso di altri farmaci, dimostrando una protezione renale senza precedenti".
   

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