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Un robot dosa i farmaci oncologici al Mauriziano di Torino

Un robot dosa i farmaci oncologici al Mauriziano di Torino

Sistema automatizzato in funzione a Unità Farmaci Antiblastici

TORINO, 28 marzo 2024, 13:29

Redazione ANSA

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Il robot che sa dosare o farmaci (fonte: ospedale Mauriziano) - RIPRODUZIONE RISERVATA

All'ospedale Mauriziano di Torino la robotica, dopo aver rivoluzionato l'ambito della logistica dei medicinali, approda in Oncologia. Con un sistema automatizzato di nuova generazione, integrato con il Sistema Informativo Clinico, che, grazie all'ausilio di braccia antropomorfe, dosa perfettamente la quantità di farmaci oncologici necessari alle esigenze di ogni singolo paziente, preparando in sicurezza ed autonomia le chemioterapie.

L'apparecchiatura è stata installata presso l'Unità Farmaci Antiblastici (Ufa) della Farmacia ospedaliera (diretta dalla dottoressa Annalisa Gasco), dove vengono preparate più di 25.000 terapie oncologiche all'anno. Questo progetto ha un valore economico complessivo di circa 500mila euro.

"Negli ultimi anni trascorsi come Direttore della Oncologia Medica universitaria del Mauriziano - spiega Massimo Di Maio, già direttore dell'Oncologia medica universitaria del Mauriziano - sono molto cresciute quantità e qualità dell'attività clinica dedicata ai pazienti oncologici. Le nuove terapie stanno modificando le prospettive dei pazienti affetti da tumore, ma il processo di 'allestimento' che ne consente la somministrazione rimane un momento delicatissimo. La preparazione delle terapie oncologiche è personalizzata per singolo paziente ed è un procedimento complesso, che richiede personale specializzato, tempo e precisione. I farmaci oncologici sono caratterizzati da una finestra terapeutica ristretta, al di sotto della quale la terapia è inefficace e causa la progressione della malattia, mentre al di sopra si manifestano effetti tossici molto pericolosi. Gli eventuali errori di dosaggio potrebbero avere conseguenze gravi per il paziente".

 "I vantaggi di questa tecnologia sono davvero molti anche perché limita se non annulla i possibili errori - aggiungono Annalisa Gasco, direttore della Farmacia Ospedaliera e Maurizio Dall'Acqua, direttore generale dell'A.O. Ordine Mauriziano di Torino) - raggiungendo livelli più alti di sicurezza per i pazienti e per gli stessi operatori che manipolano farmaci citotossici".
   

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