"Sul caos degli ospedali di Napoli
sempre più vicini al collasso il Codacons presenta oggi un nuovo
esposto in Procura, in cui si chiede di indagare i vertici
regionali e sequestrare tutti i documenti relativi all'attività
posta in essere dall'amministrazione sul fronte della gestione
delle strutture sanitarie". Lo annuncia, in una nota,
l'associazione di consumatori.
"La situazione a Napoli è gravissima e impone un intervento
della magistratura - spiega il Codacons - I posti letto nei
nosocomi scarseggiano e i pronto soccorso non riescono a far
fronte ai numerosi accessi da parte dei cittadini, con
conseguenze pericolosissime sul fronte delle cure prestate ai
pazienti".
"Un quadro - sottolinea il Codacons - che potrebbe realizzare
fattispecie penalmente rilevanti a carico di chi aveva il
compito di impedire tale stato di cose, e non ha saputo adottare
i provvedimenti necessari per evitare il collasso degli ospedali
cittadini. Nello specifico, con un esposto che sarà presentato
domani, il Codacons chiede alla Procura della Repubblica di
aprire una indagine nei confronti della Regione Campania per le
possibili fattispecie di omissione di soccorso, ritardo e
omissione di atti d'ufficio, e concorso in omicidio colposo,
sequestrando tutti i documenti relativi all'attività posta in
essere dall'amministrazione sul fronte del potenziamento degli
ospedali in Regione e della gestione dell'emergenza Covid,
valutando la nomina di un tecnico individuato dalla stessa
Procura per la gestione dei ricoveri, anche trasferendo i
pazienti nelle strutture sanitarie di altre regioni".
"Contestualmente il Codacons chiede alla Procura di indagare
anche sul business delle ambulanze private a Napoli, con
richieste fino a 700 euro per trasportare i malati in ospedale,
stroncando le ignobili speculazioni messe in atto a danno dei
cittadini e incriminando chi sfrutta l'emergenza Covid per
arricchirsi, requisendo i mezzi privati che svolgono tali
funzioni", conclude la nota.
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