Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Nel cervello la struttura che dà la percezione del tempo

Nel cervello la struttura che dà la percezione del tempo

E’ legata alla sensazione del tatto

21 marzo 2024, 13:09

di Enrica Battifoglia

ANSACheck

Individuata nel cervello la struttura che dà il senso del tempo (fonte: PickPik) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il cervello percepisce il passare del tempo grazie alla stessa struttura che controlla la sensazione del tatto: è possibile grazie alla doppia funzione dell’area del cervello chiamata corteccia somatosensoriale. Pubblicata sulla rivista Nature Communications, la scoperta si deve al gruppo della Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste, coordinato da Mathew Diamond.

La scoperta è stata possibile grazie alla ricerca condotta sui ratti utilizzando l'optogenetica, la tecnica che consente di modulare l'attività dei neuroni utilizzando la luce. In questo modo è stato possibile individuare la connessione fra la percezione di uno stimolo e quella della sua durata. Di conseguenza, si è ottenuta la prima dimostrazione che la percezione del tempo viene generata da una rete diffusa di aree cerebrali con funzioni diverse. 

"I meccanismi neuronali alla base della percezione della durata degli eventi sensoriali non sono ancora completamente noti", osserva Diamond. "Si ritiene che, anziché fare affidamento su un singolo centro dedicato, la percezione del tempo derivi da reti di neuroni distribuite in varie regioni. I risultati del nostro studio – aggiunge - dimostrano che la fase di elaborazione sensoriale della corteccia è una componente di questa rete. Ciò significa che una popolazione di neuroni corticali può dare origine a due esperienze sensoriali distinte, enfatizzando così la natura interconnessa della percezione del tempo e del tatto”. 

La chiave per cominciare a esplorare questa rete di relazioni è nell’uso della luce. "Se c'è un effetto comportamentale dell'intervento optogenetico, l'unica spiegazione possibile – rileva Diamond - è che i neuroni presi di mira siano in qualche modo coinvolti. E’ stato anche costruito un modello matematico per indicare i possibili meccanismi cellulari che contribuiscono all’attività dei neuroni coinvolti nella percezione.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

Guarda anche

O utilizza