Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Online 13.000 vertebrati in 3D grazie al progetto di 18 musei VIDEO

Online 13.000 vertebrati in 3D grazie al progetto di 18 musei VIDEO

Le ricostruzioni sono ora liberamente accessibili per tutti

11 marzo 2024, 15:44

di Benedetta Bianco

ANSACheck

Più di 13.000 animali sono stati scansionati e ricostruiti in 3D in forma digitale (fonte: openVertebrate) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Piu' di 13.000 animali sono stati scansionati e ricostruiti in 3D in forma digitale, grazie al progetto che ha riunito insieme 18 musei di Storia naturale degli Stati Uniti: il progetto, chiamato openVertebrate, ha riguardato in particolare i vertebrati, quindi pesci, anfibi, rettili e mammiferi, e i dati raccolti dal 2017 al 2023 sono ora online, liberamente accessibili a tutti. L'obiettivo di oVert, guidato dal Museo di Storia Naturale della Florida e i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista BioScience, e' infatti permettere ai ricercatori di tutto il mondo di accedere facilmente alle collezioni conservate all'interno dei musei, per aiutarli a rispondere alle loro domande e a ottenere nuove informazioni sul mondo naturale.

I musei di storia naturale videro la luce nel XVI secolo piu' che altro come curiosita' : raccoglievano e accumulavano esemplari rari ed esotici e spesso non erano visitabili. Da allora molto e' cambiato, ma la maggior parte delle collezioni museali rimane ancora nascosta dietro porte chiuse: i ricercatori che vogliono esaminarle devono viaggiare o chiedere che qualche pezzo venga loro spedito in prestito. "I musei sono costantemente impegnati da un lato, a proteggere i propri campioni, e dall'altro a permettere agli studiosi di utilizzarli", afferma David Blackburn, che ha guidato oVert: "Questo e' un modo per evitare che le collezioni si rovinino e, allo stesso tempo, aumentarne l'accessibilita' , e' il passo logico successivo nella missione dei musei".

I membri del progetto hanno effettuato scansioni ai raggi X di oltre 13.000 esemplari e, per quei campioni troppo grandi o delicati, come una collezione di tartarughe delle Galapagos, sono stati trovati metodi alternativi per riuscire comunque a ottenere loro modelli in 3D.

I dati raccolti hanno gia' portato a scoperte sorprendenti. Ad esempio, scansionando degli esemplari di topo spinoso, i ricercatori hanno svelato che le code erano ricoperte da uno strato interno di placche ossee: e' stata una grossa sorpresa, visto che finora si pensava che gli unici mammiferi viventi con queste strutture fossero gli armadilli.

Le analisi hanno permesso anche di capire cosa avesse ucciso un 'serpente coronato di roccia', considerata la specie piu' rara del Nord America, e che le dimensioni estremamente ridotte di un gruppo di rane hanno portato a un problema non da poco: i canali pieni di liquido presenti nelle orecchie e che influenzano l'equilibrio non funzionano piu' correttamente, facendoli cadere durante i salti. Inoltre lo studio di oltre 500 esemplari di rana ha permesso di capire che questi anfibi hanno perso e riacquistato i denti piu' di 20 volte nel corso della loro storia evolutiva, mentre un campione di Spinosauro, un enorme dinosauro piu' grande del Tyrannosaurus rex e ritenuto acquatico, suggerisce che le sue doti di nuotatore fossero abbastanza scarse, alimentando il dibattito tra paleontologi.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza