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Più specie nel nuovo censimento delle piante in Italia

Più specie nel nuovo censimento delle piante in Italia

Le 'aliene' sono quasi 1.800, 250 quelle invasive

18 aprile 2024, 13:52

di Elisa Buson

ANSACheck

La Calendula suffruticosa fulgida è annoverata tra le specie native (fonte: Università di Pisa) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il nuovo censimento delle piante presenti in Italia si fa ancora più ricco: 46 in più le specie autoctone e 185 in più quelle aliene registrate rispetto alla precedente rilevazione del 2018. Complessivamente nel nostro Paese ci sono 8.241 specie e sottospecie autoctone, di cui 1.702 endemiche (cioè esclusive del territorio italiano), mentre 28 sono probabilmente estinte. A queste si aggiungono 1.782 specie aliene, di cui 250 sono invasive su scala nazionale e ben 20 sono incluse nella 'lista nera' delle specie la cui diffusione va tenuta sotto controllo in Europa.

E' quanto emerge dallo studio pubblicato sulla rivista Plant Biosystems da un gruppo di 45 ricercatori italiani e stranieri coordinati da Lorenzo Peruzzi dell'Università di Pisa, Gabriele Galasso del Museo Civico di Storia Naturale di Milano, Fabrizio Bartolucci e Fabio Conti dell’Università di Camerino. Tra gli autori della ricerca anche Francesco Roma-Marzio, curatore dell’Erbario dell’Orto e Museo Botanico dell’ateneo pisano.

Rispetto al censimento pubblicato sei anni fa, oggi "abbiamo un incremento dei numeri totali: ciò è dovuto a nuovi studi e all’esplorazione di nuovi territori, ma anche, per quanto riguarda le aliene, all’ingresso di numerose nuove specie, da monitorare attentamente e se possibile eradicare”, spiega Peruzzi, professore di Botanica sistematica dell’Università di Pisa e direttore dell’Orto e Museo Botanico. “C’è ancora molto da fare – aggiunge l'esperto– e il lavoro di continua ricerca e verifica svolto dai floristi e dai tassonomi per descrivere la biodiversità vegetale italiana è ben lungi dall’essere concluso. Certamente, però, il quadro delle conoscenze che abbiamo oggi è sempre più completo e potrà permettere azioni di tutela maggiormente mirate e consapevoli”.

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