Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Parigi celebra Petrarca e l'Invenzione del Rinascimento

Parigi celebra Petrarca e l'Invenzione del Rinascimento

L'avvento dell'umanesimo in mostra alla BnF fino al 26 giugno

PARIGI, 19 febbraio 2024, 19:28

Redazione ANSA

ANSACheck
-     RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

RIPRODUZIONE RISERVATA

Parigi celebra il Rinascimento e uno dei suoi più illustri protagonisti, Francesco Petrarca (1304-1374), con una mostra di oltre 200 opere alle origini dell'Umanesimo in programma alla Biblioteca Nazionale di Francia (BnF). Intitolata 'L'invention de la Renaissance. L'humaniste, le prince et l'artiste' ('L'invenzione del Rinascimento.
    L'umanista, il principe e l'artista'), l'esposizione aperta al pubblico fino al 16 giugno si propone di raccontare l'avvento della cultura umanistica, nata in Italia nel tredicesimo secolo e poi propagatasi in tutta Europa, come in una sorta di ''Schengen delle Lettere'' che rivoluzionò il sapere dando vita al mondo moderno.
    Lungo il percorso, negli spazi della Bibliothèque Nationale de France di rue Vivienne, a due passi dai Giardini del Palais Royal, la parte del leone la fa Petrarca, che all'avvento di questa nuova era diede un apporto fondamentale, contribuendo alla riscoperta dei classici greci e latini. "Era tanto tempo che la figura di Petrarca non riceveva il giusto omaggio" a Parigi, sottolinea Gennaro Toscano, il direttore scientifico del Musée de la BnF che ha curato la mostra insieme al direttore della Réserve des Livres Rares Jean-Marc Chatelain. L'esperto racconta che "il nucleo originario, il punto di partenza" della BnF, da secoli epicentro del sapere d'Oltralpe, "fu proprio la biblioteca di Petrarca". Ennesima dimostrazione, se mai ce ne fosse bisogno, dei profondi legami che intercorrono tra Francia e Italia, le due 'sorelle latine' d'Europa unite a doppio filo attraverso i secoli. Un terzo della Biblioteca di Petrarca - che in parte fece i suoi studi a Montpellier, nel sud della Francia, prima di proseguirli a Bologna - è oggi conservata alla BnF mentre gli altri tesori petrarcheschi si trovano in Vaticano, ma anche a Londra e alla Biblioteca Ambrosiana di Milano. La visita parte da un tipico 'studiolo' rinascimentale - ad accogliere il visitatore una massima di Seneca: "Il riposo senza gli studi è anch'esso morte, è sepoltura di uomo vivente" - fino agli spazi aperti al pubblico delle grandi biblioteche reali. Lungo il percorso, scandito in cinque capitoli - 'Lo studiolo' - 'Petrarca e la nascita dell'Umanesimo' - 'Dallo studio dell'Antichità al gusto dell'Antico' - 'La sapienza e la gloria'. 'Dalla biblioteca umanistica alla biblioteca principesca' - circa 240 opere di inestimabile pregio, tra libri e manoscritti unici come le Esposizioni sui Salmi di Sant'Agostino (nell'edizione donata dal poeta Bocaccio al suo amico Petrarca nel 1355), una copia in latino dell'Odissea di Omero o le opere (in greco) di Platone annotate dall'umanista aretino. In mostra a Parigi anche le edizioni originali delle 'Vite' del Vasari o del 'Pantagruel' di Rabelais (1532), laddove Gargantua esorta il figlio allo studio delle Lettere perché è grazie ad esse che ''da animale umano si farà uomo''. Esposti lungo il percorso anche tanti disegni, dipinti, sculture e medaglie. Tra questi, l'Apollo e Dafnia di Perugino (1490, proveniente dal Museo del Louvre), il 'San Girolamo nella cella' di Albrecht Durer (1514), l'Allegoria della Repubblica di Venezia di Jacopo Bellini (1453) o gli spiritelli (o putti reggicandela) di Donatello (1434-1439, provenienti dal Musée Jacquemart-André).
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza