Dall'età del rame e del bronzo
(2000 a.C.) alla colonizzazione greca e all'età romana, passando
attraverso il Medioevo per arrivare fino all'epoca moderna in un
viaggio fatto di proiezioni, suggestioni grafiche, quadri
parlanti e postazioni di Realtà Virtuale per raccontare la
storia della città famosa per la nux avellana, il frutto del
nocciolo che in spagnolo è appunto chiamato avellana: ad Avella
(AV) nasce una nuova struttura museale, il MIA - Museo Immersivo
Archeologico, allestito da ETT presso il Palazzo Baronale. Il
Museo si inserisce all'interno della piattaforma digitale
Sistema Irpinia (il cui lancio avverrà ufficialmente a fine
agosto ma che sarà operativa già da fine luglio), pensata per
valorizzare il patrimonio culturale, artistico e paesaggistico
della provincia: attraverso 9 sale (più una sala educational) e
grazie alle tecniche immersive coniugate con la conoscenza del
territorio, il museo permetterà al visitatore di partecipare
alla storia di Avella, l'Abella romana passata sotto la
protezione dei Romani nel 399 a.C., immedesimandosi con eventi e
protagonisti dalle diverse epoche. Grande attenzione hanno
rivolto i curatori della nuova realtà museale verso i visitatori
della generazione Z, ai quali sono dedicate nella sala Education
tre postazioni di apprendimento e gaming allo stesso tempo
(edutainment): attraverso la Near Field Communication (Tag NFC,
comunicazione di prossimità a elevati livelli di interazione) i
giovani possono rapportarsi con la figura dell'archeologo e
svolgere un'attività basata sul concetto di gamification.
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