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Mostre: lettere inedite di Missiroli e Del Secolo alla Tucci

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Mostre: lettere inedite di Missiroli e Del Secolo alla Tucci

Napoli, esposte all'Emeroteca per 'due giganti del giornalismo'

NAPOLI, 30 giugno 2021, 16:01

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Trentacinque lettere inedite di Mario Missiroli a Floriano Del Secolo saranno esposte dal 2 luglio nelle bacheche dell'Emeroteca Tucci di Napoli in occasione del convegno sui "Due giganti del giornalismo" italiano che avrà come relatori Emma Giammattei ed Ernesto Mazzetti. Il prezioso carteggio, donato alla "Tucci" da un collezionista che preferisce rimanere anonimo, parte dal 1906 e termina nel 1930. La prima lettera è scritta quando Missiroli aveva 20 anni e non era stato ancora assunto al "Resto del Carlino" di cui diventerà direttore, mentre il ventinovenne lucano Del Secolo, al quotidiano di Bologna collaborava già da 7 anni con articoli in prima pagina di critica letteraria, dopo essersi laureato con Carducci a 20 anni. Nelle prime lettere Missiroli scrive "Caro Professore" perché Del Secolo, già docente a 21 anni, aveva alla Scuola Militare della Nunziatella la cattedra che era stata del De Sanctis. E, nel congedarsi, Missiroli usa espressioni come "Mi creda suo affezionato" o come "Mi saluti Benedetto Croce e si ricordi di me". Quattro anni dopo, divenuto redattore tuttofare del "Resto del Carlino" e braccio destro dell'avvocato Mastellari, maggiore azionista del giornale, Missiroli passerà al "tu" e martellerà negli anni Del Secolo con richieste editoriali senza fine.
    La mostra prosegue con l'esposizione di molte decine di giornali e riviste che raccontano la carriera di Missiroli, direttore di "il Resto del Carlino", " Il Secolo " ,"Il Messaggero" e il "Corriere della Sera" e quella di "Del Secolo" caporedattore del "Il Pungolo" e poi del "Giorno" della Serao fino al 1918, quando diverrà direttore del " Mezzogiorno" che, fascistizzato nel 1923 , lo espellerà così come farà la "Nunziatella". Dopo 11 anni di autoesilio a Melfi sarà "prelevato" da una jeep statunitense, su suggerimento di Croce, quale direttore del "Risorgimento", quotidiano nato sulle ceneri di "Mattino", "Roma"e "Corriere di Napoli". Con lui Il Risorgimento raggiunse le 200mila copie. Ma l'indipendenza rigida di Del Secolo nel 1947 non andava bene ai nuovi proprietari. Fu sostituito con Corrado Alvaro che si dimise dopo pochi mesi.
   

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