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A Terra Madre "Tutto il mondo è mercato", di Stefano Tallia

A Terra Madre "Tutto il mondo è mercato", di Stefano Tallia

La mostra fotografica nel percorso tra Parco Dora e l'Envi Park

TORINO, 22 settembre 2022, 19:40

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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La mostra fotografica "Tutto il mondo è mercato", autore il giornalista Stefano Tallia, accompagna i visitatori nel percorso tra Parco Dora e l'Envi Park a Terra Madre Salone del Gusto, evento inaugurato il 22 settembre a Torino e che si concluderà il 26. Domani, venerdì 23 settembre alle 15, con partenza dall'ingresso principale di via Borgaro, l'autore accompagnerà i visitatori in una passeggiata tra i pannelli della mostra, raccontando qualcosa dei luoghi dove sono state scattate le foto. Un giro tra i mercati del mondo a chilometri zero.
    "I mercati - spiega Tallia - sono uno dei soggetti preferiti dei miei scatti fotografici perché credo che in qualche modo racchiudano tutto ciò che di essenziale c'è da vedere di un luogo. Ci sono le facce delle persone, quelle che acquistano, quelle che vendono e quelle che, semplicemente, passano per assaporare odori e colori. Sulle bancarelle ci sono i cibi che raccontano la cultura, il clima e le abitudini. Ma il cibo è anche indice della salute di un paese: la cura con cui è conservato o la sua freschezza ne sono spesso testimonianza".
    "Poi, nei mercati - prosegue - si vende anche altro: chincaglierie per i turisti del souvenir last-minute come oggetti di prima necessità e talvolta, negli angoli meno o più illuminati, anche il sesso. E ci sono i mercati che sono diventati loro malgrado simbolo di qualcosa di più grande. E il caso di Markale a Sarajevo la cui strage è uno dei simboli dell'assedio della città durante la guerra degli anni Novanta. O il mercato di Hebron, che con le sue grate è la rappresentazione visiva delle divisioni della città".
    "Viaggiando per il mondo - conclude il giornalista - ne ho visti molti di mercati e portarli ora qui a Porta Palazzo è come stendere un lungo ponte che unisce angoli lontani della terra.
    Un ponte ancor più importante ora che la pandemia rende più difficile raggiungerli. Perché tutto il mondo, in fondo, è mercato".
   

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