(di Daniela Giammusso)
"Accogliere un turista in casa è come
ospitare un parente per qualche giorno. Hai piacere a
raccontargli la città, cosa vedere e magari i negozi migliori
dove comprare dell'artigianato". E se sei a Caltagirone (TP),
nel cuore della Sicilia, artigianato fa rima con ceramica. A
raccontarlo all'ANSA è Rosa Maria Occhipinti, 68 anni. Fino al
2002 gestiva una pasticceria insieme al marito, ma una volta
chiusa, su consiglio della figlia, ha deciso di diventare host e
offrire il suo alloggio su Airbnb. D'altronde, proprio
quell'anno, le opportunità turistiche si stavano moltiplicando
con il centro storico appena entrato nella lista del Patrimonio
Unesco. E oggi Rosa Maria è orgogliosa ambasciatrice
dell'unicità della sua città tra i viaggiatori di tutto il
mondo.
Dopo Vicenza città dell'oro e insieme a Volterra (PI) per
l'alabastro, Caltagirone con le sue ceramiche è infatti il
secondo distretto d'eccellenza scelto da Airbnb per la nuova
campagna Made in Italy. Un progetto realizzato in partnership
con Cna-Confederazione nazionale dell'artigianato e della
piccola e media impresa e con il patrocinio del ministero del
Turismo, proprio per promuovere il "saper fare" italiano ai
viaggiatori di tutto il mondo attraverso la rete degli host.
"Caltagirone è famosa per la ceramica e per l'artigianato in se'
- racconta Rosa Maria all'ANSA - Ma c'è tanto altro da vedere,
dalle chiese ai musei, la Scala di Santa Maria del Monte", con i
suoi 142 gradini e le piastrelle in ceramica con le
raffigurazioni devote alla Maria Santissima. Nonostante al tempo
non avesse familiarità con la tecnologia, la host ha superato
ogni difficoltà e oggi è lei ad occuparsi della gestione
dell'annuncio su Airbnb, così come ad accogliere gli ospiti. "Si
crea un rapporto quasi di amicizia - dice - che poi si prolunga
anche quando il turista se ne va. A volte ci scriviamo lettere,
qualcuno telefona. C'è uno scambio di cultura, importantissimo,
che prosegue nel tempo".
Così capita anche che sia proprio lei a suggerire dove scoprire
le bellezze del territorio. Come la bottega di Desirée Delfino,
a due passi da casa sua. Classe 1991, figlia d'arte, da qualche
anno l'artigiana ha aperto il suo proprio negozio, dove realizza
opere in ceramica e organizza anche corsi.
"La ceramica di Caltagirone ha una tradizione secolare -
racconta lei all'ANSA - Bizantini, arabi, normanni: ognuno di
loro ha lasciato tracce e stili diversi. Proprio per questo è
così ricca di decorazioni. I turisti chiedono soprattutto teste
di moro e pigne, che sono tipiche della nostra terra. Ma è
impagabile vederli quando entrano in negozio e restano quasi
travolti da tanti colori".
Il progetto Made in Italy vuole raccontare tutto questo,
promuovendo il binomio ospitalità in casa e distretti
dell'artigianato, con il vantaggio di distribuire i flussi
turistici anche verso luoghi meno battuti, ma non per questo
meno ricchi di scoperte e tradizioni, e di destagionalizzare gli
arrivi, dando nuovo impulso anche al commercio degli artigiani.
Tra le iniziative previste, una pagina dedicata in italiano e
inglese per raccontare ai viaggiatori ciascun distretto, le sue
produzioni e i principali monumenti della città; webinar
informativi e materiali per gli host come mappe digitali,
manifesti e contatti delle botteghe per andare alla scoperta del
valore unico di tante creazioni.
Ma così il Made in Italy? "E' la garanzia di un artigianato
fatto tutto in loco", risponde Desirée. "Per me - aggiunge Rosa
Maria - vuol dire due parole: eccellenza italiana".
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