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Il filosofo Mauro Ceruti e i cambiamenti necessari

Il filosofo Mauro Ceruti e i cambiamenti necessari

Al Con-vivere Carrara Festival, dal 5 all'8 settembre

CARRARA, 17 marzo 2024, 14:58

Redazione ANSA

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Tema dell'edizione 2024 del Con-vivere Carrara Festival, che si terrà dal 5 all'8 settembre nella città toscana, è il 'cambiamento'. Promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Carrara, ideato da Remo Bodel e diretto da Emanuela Mazzi, il Festival si avvale della collaborazione di un consulente scientifico di alto profilo, scelto ogni anno sulla base di un tema di attualità. Quest'anno è con il filosofo Mauro Ceruti, professore ordinario di Filosofia della Scienza e direttore del Centro di Ricerca sui Sistemi Complessi dell'Università Iulm di Milano, che parlerà di cambiamenti. Il 'panta rei' di Eraclito descrive l'inarrestabile divenire delle cose: tutto è in movimento, cambia e si trasforma. Nell'evoluzione delle società umane alcuni fenomeni ci connettono direttamente ai nostri antenati, altri mutamenti invece sono più recenti, ma talmente incisivi e imprevedibili da rivelarsi incomprensibili. Cosa cambia e come? Come hanno risposto nel tempo le società umane alle trasformazioni più significative? Oggi viviamo un tempo di molteplici crisi, di pandemie, di guerre, di mutamenti climatici, che ci rivelano che tutto è connesso. Rispetto a ciò il cambiamento appare come qualcosa di auspicabile, un mutamento culturale, di valori, di pensiero, in grado di farci assumere uno sguardo in prospettiva, un punto di vista lungimirante, per comprendere la complessità e orientarsi verso un futuro possibile. Per raffigurare il tema di questa edizione è stata scelta una fotografia di Mimmo Jodice dal titolo 'Demetra', che ritrae la testa di una statua romana del I secolo d.C. raffigurante la dea della terra, della natura e dell'agricoltura, deturpata da una lacerazione che le attraversa la guancia destra; è inquadrata mentre una mano la solleva ricomponendola con il frammento mancante davanti all'obbiettivo del fotografo. L'immagine evocativa invita a interrogarci sul fatto che ogni cambiamento passa innanzitutto da un mutamento di sguardo e di prospettiva che cerca di ricomporre eventuali lacerazioni e riconnetterci alla dimensione naturale. Anche quest'anno il Festival ospiterà oltre 70 appuntamenti tra dibattiti e confronti, mostre, spettacoli teatrali, laboratori, rassegne di cinema, musica e gastronomia.
   
   

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