Saranno "nel segno di
Francesco" le giornate dantesche 2021 organizzate dal Comune di
Foligno in collaborazione con il Sacro Convento di Assisi dal
prossimo 11 aprile fino a settembre.
"C'è un legame storico della vita di Francesco che lo unisce
a Foligno - ha ricordato l'assessore comunale alla Cultura,
Decio Barili - con la spoliazione dei suoi beni avvenuta proprio
nella piazza principale della nostra città. Il canto XI del
Paradiso di Dante ricorda il nostro fiume, il Topino, e celebra
Francesco. Il programma delle giornate dantesche è di
particolare rilievo per la presenza di prestigiosi relatori e si
svolgeranno tra Foligno ed Assisi, grazie alla preziosa
collaborazione del Sacro Convento".
Alla presentazione dell'iniziativa - che sarà aperta domenica
11 aprile dall'intervento di Carlo Ossola, presidente del
comitato nazionale delle celebrazioni dantesche - è intervenuta
Stefania Proietti, sindaca di Assisi, che ha ringraziato per il
coinvolgimento delle scuole superiori della città serafica alle
varie iniziative.
Il programma è stato illustrato da Cristiana Brunelli,
responsabile scientifico e curatore delle Giornate dantesche
2021, e dal professor Alberto Casadei, coordinatore scientifico
del convegno di studi "Dante, l' Umbria e i santi", fissato per
il 15 ed il 16 aprile.
Previsti al Sacro Convento il 17 aprile la lectio magistralis
"Dante, Francesco e l'Umanesimo" di Massimo Cacciari e un
concerto il 26 settembre con Simone Cristicchi.
Padre Enzo Fortunato, direttore della sala stampa del Sacro
convento di Assisi, ha rimarcato l'importanza di parlare di
"Francesco e Dante insieme".
Numerosi gli appuntamenti in programma legati a Dante - è
detto in una nota del Comune di Foligno -, dagli approfondimenti
di studi all'illustrazione dell'arte nella storia, da Trecento
in poi, ma anche in età contemporanea.
Non mancheranno omaggi musicali, itinerari a Foligno alla
scoperta dei luoghi danteschi, giochi di ruolo ispirati alla
Divina Commedia, una 'pedalata dantesca' a cura delle
associazioni ciclistiche del territorio, in collaborazione "La
Francescana", la ciclostorica dell'Umbria, escursioni lungo il
Subasio ed anche una cena a tema dantesca nell'ambito della
rassegna "I Primi d'Italia".
Come ogni anno un artista "di rilievo" - quest'anno Marinella
Senatore - sarà incaricato di illustrare la copia anastatica
della Divina commedia di Foligno del 1472: da questa iniziativa
nasce la mostra "La Divina Commedia nell'arte contemporanea",
che sarà allestita con opere di artisti di fama come ad esempio
Mimmo Paladino e Ivan Theimer.
Tra le iniziative permanenti ci saranno anche, dal 10 aprile
al 30 settembre, ogni sabato pomeriggio, visite guidate ai
luoghi danteschi di Foligno, a cura dell'associazione Guide
turistiche dell'Umbria.
Alla presentazione dell'iniziativa ha portato un suo
contributo, attraverso un video, Andrea Riccardi, presidente
della Società Dante Alighieri. "Perché legare Assisi - ha detto
- alle celebrazioni dantesche? C'è un legame profondo tra Dante
e San Francesco, non solo perché Dante partecipò al terzo ordine
francescano, ma perché Dante sente Francesco. Mi permetto di
dire che nella Divina Commedia si vede come il canto del
Paradiso dedicato a San Francesco è molto sentito dal Poeta.
Sappiamo che il cuore di questo canto è la povertà e Francesco è
cantato da San Tommaso perché Dante sceglie che nessuno canti se
stesso. Io credo che bisogna guardare la protasi dedicata a San
Francesco, dove Dante si distacca dalle passioni e dalla
politica. Ha avuto la delusione di Arrigo VII, Francesco è
l'immagine verso cui va. Vorrei sottolineare quello che Dante
intuisce ed è vero ancora oggi: Francesco è sposo di Madonna
Povertà, che è sposa di Cristo, e quindi è l'alter Christus. Qui
c'è il segreto del perché Francesco non passa: tutti i Santi
hanno una loro stagione, invece Francesco resta perché altro non
è che parola del Vangelo e imitazione di Cristo. Qui c'è il
legame profondo tra Dante e Francesco. Inoltre Dante intuisce
che Francesco non è legato con una catena ad Assisi. Lo spirito
di Assisi soffia nei luoghi più diversi, e Assisi e Francesco
fanno parte della stessa storia e rimandano l'uno all'altro".
Gli eventi saranno realizzati nel rispetto delle disposizioni
per la prevenzione del contagio da Covid.
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