Prodotto dal Teatro Metastasio di
Prato nel 2022, lo spettacolo 'Non tre sorelle / Не три сестри',
liberamente non ispirato all'opera di Cechov, arriva all'Arena
del Sole di Bologna dal 19 al 24 marzo nella messinscena di
Enrico Baraldi, il regista e drammaturgo bolognese fondatore
della compagnia Kepler-452. Il progetto, vincitore del Premio
della Critica 2022, ha un cast composto da due interpreti
italiane e tre ucraine. Baraldi aveva avuto l'idea di portare in
scena un classico teatrale come Tre sorelle di Anton Cechov,
chiedendosi cosa volesse dire rappresentare un testo scritto più
di 100 anni fa.
Il progetto, interrotto prima a causa della pandemia, è stato
ripensato ed è rinato con un nuovo cast proprio nei giorni in
cui i carri armati russi entravano in Ucraina. Improvvisamente
per Baraldi nulla sembrava avere più un senso: "Cosa è possibile
fare, come europei, come cittadini e infine come artisti, a
fronte delle immagini di una guerra che sembra coinvolgerci più
di altre? Qual è il ruolo della cultura in tutto questo? Cosa
c'entra Cechov, ora?", si chiese Baraldi. Finché non lesse che
Matteo, un regista italiano che lavorava a Kiev, organizzava una
sorta di "corridoio" per far arrivare attrici e attori, studenti
della scuola di Kiev in fuga dalla guerra e per fornire loro la
possibilità di continuare a studiare. È così che, grazie al
progetto di accoglienza Stage4Ukraine, Anfisa Lazebna, Yuliia
Mykhalchuk, Nataliia Mykhalchuk prendono parte allo spettacolo e
il capolavoro di Čechov diventa il punto di partenza per una
riflessione più ampia.
"Abbiamo domandato loro - scrive Baraldi - cosa ne pensassero
di Masha, Irina e Olga, le tre protagoniste del testo. Abbiamo
così scoperto che 'A Mosca! A Mosca! A Mosca!', una delle più
celebri battute del teatro mondiale, acquisisce oggi un
significato inaspettato, controverso, problematico e per certi
versi pericoloso. Abbiamo quindi deciso di non mettere più in
scena Tre Sorelle, e nemmeno un adattamento, ma di interrogarci
su che cosa significhi oggi portare in scena un testo simbolo
della letteratura russa".
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