Accessibilità, flessibilità,
attenzione alla sostenibilità ambientale e in particolare al
contenimento dei consumi energetici: sono i principi chiave del
progetto del nuovo ospedale di Carpi nel Modenese, presentato
oggi da Regione, Ausl ed enti locali. Una struttura moderna e
ambiziosa, immersa nel verde, che andrà a sostituire il
Ramazzini. Il progetto, frutto di un percorso partecipato con la
cittadinanza e i professionisti, è al vaglio del nucleo tecnico
del Ministero della Salute.
Definito il quadro economico complessivo: 126 milioni, di cui
57 da fondi statali e regionali e 69 da fondi del privato,
secondo la formula del partenariato pubblico privato, a cui si
aggiungeranno altri 14 milioni per gli arredi e le attrezzature
biomediche e informatiche. L'infrastruttura occuperà una
superficie totale di 47.050 metri quadrati, per quattro piani di
altezza, su un lotto di 142.500 metri quadrati.
Tra le peculiarità del nuovo ospedale il fatto che
all'interno tutto sia stato pensato per garantire una agile
riconfigurazione degli spazi in caso di una nuova emergenza
sanitaria, facendo tesoro della lezione impartita dalla pandemia
Covid. Sono state individuate aree isolate e autosufficienti
immediatamente fruibili in caso di emergenza.
L'ok atteso dal ministero, spiega la Ausl di Modena, è il
passo preliminare alla sottoscrizione dell'accordo di programma
tra Stato e Regione. Successivamente sarà dato il via alle
procedure per gli espropri e a un'ulteriore fase di
progettazione, dopo la quale si procederà alla gara di
partenariato pubblico privato che consentirà di individuare il
partner privato che si occuperà della progettazione definitiva e
dell'esecuzione di tutte le opere.
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