"Assumo questo nuovo incarico con lo
spirito con cui tutto il mondo dello spettacolo e dei teatri
d'opera ha affrontato questo momento così complicato. Come una
sfida, con la voglia di rimanere aperti, comunque di fare
spettacolo, di contrastare una difficoltà quotidiana fatta di
misure che sembrano quasi incompatibili con lo spettacolo dal
vivo… le mascherine, il distanziamento". Francesco Giambrone,
sovrintendente del Teatro dell'Opera di Roma fresco di nomina,
ha descritto così il suo stato d'animo alla sua 'prima' alla
guida del Lirico della capitale. Giambrone è stato spettatore
particolare della applauditissima rappresentazione del classico
della danza ''Lo schiaccianoci'', con l'étoile Susanna Salvi
protagonista della scena. Accanto a lui, sul palco
presidenziale, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, presidente
del consiglio di indirizzo della Fondazione che ha proposto la
nomina ratificata dal ministro Franceschini, e l'assessore alla
Cultura Miguel Gotor.
"Noi, tutto il sistema dei teatri italiani - ha detto
all'ANSA il sovrintendente - siamo stati in grado di
fronteggiare le difficoltà di questo periodo complicato con la
volontà di tenere i teatri aperti, perché i teatri sono
importanti sempre e lo sono ancora di più durante la pandemia,
quando la gente si sente smarrita e ha bisogno di luoghi dove ci
si incontra, di luoghi di socialità. Bisogna cercare di tenerli
aperti il più possibile, compatibilmente con la sicurezza delle
persone. E noi facciamo di tutto perché la sicurezza sia
garantita".
Giambrone, che arriva all'Opera di Roma dal Teatro Massimo di
Palermo e dal 2015 è presidente dell'Anfols, l'associazione
nazionale delle fondazioni lirico-sinfoniche, ha posto l'accento
su un altro elemento importante: "Sono molto contento,
simbolicamente, di iniziare con la danza, con l'attenzione ai
corpi di ballo in un momento in cui in tutto il paese per
fortuna c'è una attenzione nuova e una tensione positiva verso
la danza e sull'importanza dei corpi di ballo nelle fondazioni
liriche. Mi sembra quindi un bel segno, per me, cominciare
un'avventura a Roma con un balletto avendone lasciata una a
Palermo con un altro balletto".
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