La città di Macerata, attraverso
l'amministrazione comunale e il Consiglio delle donne, ha voluto
ricordare con un momento di raccoglimento ai giardini Diaz
Pamela Mastropietro in occasione del quarto anniversario dalla
morte della 18enne, uccisa il 30 gennaio del 2018; il corpo
fatti a pezzi e chiuso in due valige fu trovato il giorno dopo
nelle campagne del Maceratese. Per la sua morte è stato
condannato all'ergastolo il pusher nigeriano Innocent Oseghale..
Presenti alla celebrazione il vice sindaco e assessore alle Pari
opportunità Francesca D'Alessandro e le rappresentanti del
Consiglio delle Donne. "Macerata ha vissuto, con la morte di
Pamela Mastropietro, una vicenda orribile che ha scosso la
sensibilità dell'intera comunità in modo indelebile - ha detto
D'Alessandro -. Non possiamo dimenticare la brutalità con cui è
stata assassinata una giovane donna che, come tanti giovani,
tentava di trovare un senso e un futuro alla propria esistenza".
"Ricordare Pamela - ha aggiunto - è doveroso, ricordarla
significa anche rinnovare l'impegno delle istituzioni e della
cittadinanza ad arginare sempre di più i fenomeni di violenza
verso le donne, ad attenzionare il mondo dei giovani da tutti
quei pericoli che ostacolano la loro crescita serena e il loro
diritto a un futuro appagante"."Una violenza orribile e
inenarrabile sul corpo di una giovane donna; una ragazza fragile
che forse la nostra società non si è mostrata pronta a
proteggere" ha osservato la presidente del Consiglio delle donne
Sabrina De Padova . Che ha aggiunto: "Le morti e le aggressioni
di donne sono un bollettino di guerra e la situazione,
purtroppo, non tende a migliorare. Ritengo - ha concluse - sia
necessario educare le nuove generazioni al rispetto, alla
valorizzazione delle differenze e della parità di genere in
termini di linguaggio, espressioni e atteggiamenti per
contrastare gli episodi sempre più frequenti di violenza contro
le donne".
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