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Musei: MiC, tornano a Oriolo romano "Le tre belle" di Voet

Musei: MiC, tornano a Oriolo romano "Le tre belle" di Voet

Restituite da Racconigi per "100 opere tornano a casa"

ROMA, 03 febbraio 2022, 16:53

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Sono tornati a casa, oggi, a Palazzo Altieri di Oriolo Romano, nel Lazio, i ritratti "Le tre belle" opera di Jacob Ferdinand Voet e bottega, provenienti dal Castello di Racconigi. Lo annuncia il ministero della Cultura precisando che le opere sono state accolte al loro arrivo dalla direttrice di Palazzo Altieri, Federica Zalabra insieme al sindaco del paese Emanuele Rallo.
    Palazzo Altieri, ricordano dal MiC, custodisce parte della "Galleria delle Belle" commissionata a Voet e alla sua bottega alla fine del '600, dal principe Altieri. La serie era composta originariamente da 16 ritratti, venne poi smembrata per questioni ereditarie in epoca moderna. Una parte rimase a Palazzo Altieri e passò allo Stato italiano nel 1970, e una parte rimase agli eredi. Alcuni ritratti vennero trafugati negli anni '90 del secolo scorso. Tra di essi il ritratto della moglie del primo principe Gaspare Altieri, Laura Caterina Altieri, nipote di papa Clemente X . Il prestito da Racconigi permette a uno dei ritratti esistenti della principessa di "tornare a casa" e ai visitatori di poter ammirare il volto della donna che si prodigò molto per il Palazzo e il Borgo. I dipinti delle altre nobildonne, delle quali non si conosce il nome, andranno a colmare il vuoto lasciato sulle pareti del palazzo ed entreranno nel progetto ideato dalla direttrice Zalabra con un percorso di studio, indagine e restauro in collaborazione con l'Istituto Centrale del Restauro.
    La presenza dei ritratti a Racconigi si lega invece alla predilezione del principe Umberto di Savoia per l'iconografia dinastica, che lo portò a radunare proprio in questo Castello un nucleo vastissimo di ritrattistica.
    L'iniziativa rientra nel progetto "100 opere tornano a casa" lanciato dal ministro della Cultura, Dario Franceschini, per valorizzare il patrimonio storico artistico e archeologico italiano conservato nei depositi dei luoghi d'arte statali e per promuovere i musei del territorio.
   

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