Erano pronte a salpare verso
l'America, per finire nel mercato clandestino, ma grazie
all'intervento della Guardia di Finanza, che nel 2019 le ha
sequestrate a Cerveteri nel corso di un'operazione di contrasto
al commercio illecito di materiale archeologico, quattro lastre
etrusche di terracotta incredibilmente integre, dipinte con
scene figurate mitologiche e rituali del tutto inedite, potranno
essere restituite alla fruizione collettiva. E' la storia a
lieto fine svelata questa mattina a Palazzo Patrizi-Clementi di
Roma dalla Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio
per la provincia di Viterbo e per l'Etruria meridionale, in
occasione della prima delle Giornate Europee dell'Archeologia
2022.
Sottoposte a un restauro conservativo, oltre a indagini
analitiche e tecniche, le lastre risalgono agli ultimi decenni
del VI secolo a.C. e hanno rivelato fin da subito il loro
straordinario valore storico e artistico, per la loro integrità,
ma anche per il pregio della loro decorazione, dai colori
vividi. Affascinanti le storie che i reperti raccontano: dal
combattimento tra Achille e Pentesilea, in cui la regina delle
Amazzoni si lancia contro l'eroe greco che la sconfiggerà, a
un'eroina armata di arco, impegnata in una gara di corsa contro
un avversario biondo, che brandisce un ramo (forse la sfida tra
la cacciatrice Atalanta e il suo futuro marito Melanione); e poi
il messaggero degli dei Hermes, l'etrusco Turms, che scorta una
donna in atto di svelarsi (forse parte di un quadro del giudizio
di Paride); infine una coppia di aruspici al lavoro: sacerdoti
etruschi esperti nell'interpretazione della volontà degli dei.
Tutta la collezione troverà la sua definitiva collocazione
nella rinnovata esposizione dell'Antiquarium di Pyrgi, che la
Soprintendenza sta allestendo negli spazi forniti dalla Regione
Lazio all'interno del Castello di Santa Severa (Santa Marinella,
RM).
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