Cerveteri è tra le città più generose
d'Italia per la donazione degli organi, mentre Pescosolido (FR)
è primo nella classifica regionale del Lazio. È quanto emerge
dalla quinta edizione dell'Indice del Dono, il rapporto
realizzato dal Centro nazionale trapianti che analizza i numeri
delle dichiarazioni di volontà alla donazione di organi e
tessuti registrate nel 2023 al rinnovo delle carte d'identità
nelle anagrafi di oltre 7mila Comuni italiani. L'Indice è stato
pubblicato dal Centro nazionale trapianti in vista della
Giornata nazionale della donazione degli organi che si celebra
domenica prossima 14 aprile: i valori sono espressi in centesimi
e tengono conto di alcuni indicatori come la percentuale dei
consensi, quella delle astensioni e il numero dei documenti
emessi.
Tra le città medio-grandi (30-100mila abitanti) Cerveteri ha
ottenuto il quarto posto nazionale, con un indice del dono di
71,45/100, una percentuale di consensi dell'82,1% e
un'astensione del 39%.
Per quanto riguarda la classifica regionale, in testa c'è
Pescosolido: il Comune della provincia di Frosinone ha ottenuto
un indice del dono di 85,92/100, una percentuale di consensi
dell'87,8% e un'astensione dell'11,5%. Al secondo posto troviamo
Configni (RI) con un indice di 82,86/100, terzo posto per
Collalto Sabino (RI), con un indice di 81,79/100.
Il Lazio è complessivamente quindicesimo tra le regioni
italiane con un indice del dono di 59,10/100: la percentuale di
consensi è del 66,1% e l'astensione è al 41,4% contro una media
nazionale di 68,5% di sì e di 41,8% di astenuti. Tra le diverse
fasce d'età sono i laziali tra i 31 e i 40 anni i più generosi
(70,9% di consensi), meglio dei più giovani: i 18-30enni si
fermano al 64,5%. Più basso il consenso tra gli over 80 (41,8%),
probabilmente a causa dell'errata convinzione che la donazione
degli organi in età avanzata non sia possibile.
Il report integrale è disponibile sul sito
www.trapianti.salute.gov.it.
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