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Rigenerazione urbana Erzelli, nuovo ospedale e politecnico

Rigenerazione urbana Erzelli, nuovo ospedale e politecnico

Convegno, "occasione sviluppo per tutta la Liguria"

GENOVA, 18 marzo 2024, 15:43

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

La rigenerazione urbana degli Erzelli quale occasione di sviluppo per l'intero territorio della Liguria, all'insegna di una sempre più stretta interazione tra mondo del lavoro, alta tecnologia e Università, ricerca pubblica e privata. È questo il messaggio lanciato dal convegno organizzato da Genova High Tech Spa per condividere con la città e gli stakeholder lo stato di avanzamento dei lavori al parco scientifico e tecnologico degli Erzelli, a cominciare dall'avvio dei lavori per la Nuova Scuola Politecnica dell'Università di Genova e dalle interlocuzioni con la Regione Liguria, ribadite nel corso dei lavori, per una proposta di partenariato pubblico-privato per la costruzione del nuovo ospedale del Ponente - centro nazionale di medicina computazionale.
    L'urbanizzazione dell'area oggi edificata è stata garantita dalla stessa Ght con un investimento effettuato di circa 50 milioni di euro per la realizzazione di viabilità di accesso e distribuzione, reti tecnologiche, nuovo acquedotto, rete fognaria e centrale termica di cogenerazione. L'iter autorizzativo del 2019 prevede il nuovo ospedale del ponente genovese, sulla base dello studio di fattibilità con cui nel 2017 Regione Liguria ha individuato proprio nella collina degli Erzelli l'area più idonea alla sua collocazione. Il Nuovo ospedale è stato identificato come "Progetto Bandiera" della Liguria, centro nazionale di medicina computazionale e ampliandone quindi le funzioni, non più solo ospedaliere, ma dedite anche alla ricerca sanitaria e tecnologica, con l'obiettivo di trasferire sulla clinica i risultati del calcolo computazionale, nonché il loro successivo sviluppo in fase prototipale. In particolare l'opera sarà dotata di una struttura clinica destinata ad assicurare l'offerta ospedaliera per una vasta area con una dotazione di oltre 500 posti letto, un'area di ricerca destinata alle attività di costruzione e valutazione in clinico delle applicazioni computazionali e delle tecnologie robotiche, un centro di ricerca tecnologica e scienze computazionali, un'area di officina di sperimentazione prototipi e sviluppo modelli applicati al settore biomedico. L'Ospedale sarà collocato nel punto di massima accessibilità al Parco, in prossimità della stazione della nuova funicolare terrestre e vicino alla nuova scuola politecnica, per la quale è in fase di aggiudicazione l'appalto per i lavori del primo lotto che riguarda cinque corpi di fabbrica destinati a laboratori per le attività di ricerca e sperimentazione e la viabilità privata di servizio agli edifici, per un valore di 90,3 milioni e durata prevista del cantiere di circa due anni e mezzo. Entro la fine del 2024 l'Università di Genova avvierà il procedimento di gara per la scelta dell'appaltatore del secondo lotto per dipartimenti e aule. Inoltre è in corso, a cura di Genova High Tech, la gara d'appalto per le opere di urbanizzazione, il cui termine ultimo per la ricezione delle offerte è il prossimo 5 aprile. La superficie costruita complessiva dell'edificio dipartimenti e aule sarà pari a 55.000 mq, quella dei laboratori a circa 20.000 mq. Nella Nuova Scuola Politecnica si insedieranno oltre 8mila studenti, 500 professori e ricercatori, per un investimento complessivo di circa 350 milioni.

  Bucci "serve piano industriale che porti qui aziende" 
"L'obiettivo che avevamo nel 2004 è stato un po' tradito: in questi venti anni non si è fatto lo sviluppo come doveva essere, la speculazione edilizia ha forse preso il sopravvento rispetto alla volontà di creare un parco tecnologico come si deve, ed è questo ancora quello che manca. Sono molto contento che l'università abbia deciso di venire qui, che ci sarà l'ospedale tecnologico e l'iit, ma questo non vuol dire che il sogno di prima è stato attuato: c'è bisogno di lavorare, serve un piano industriale che possa portare qui le aziende del comparto". A dirlo il sindaco di Genova Marco Bucci, a margine del convegno sulla rigenerazione urbana di Erzelli. "La mia, però, non è una critica - ha detto Bucci - ma un'esortazione a pensare che non è tutto concluso ma che stiamo appena partendo, anche se con molto ritardo rispetto al 2004, e sono certo che se ci rimboccheremo le maniche come abbiamo sempre fatto riusciremo a raggiungere anche questo risultato". Il sindaco ha ricordato di essere stato tra i primi a credere nella creazione del Parto tecnologico. "Quando ho iniziato con altri 50 azionisti nel 2004 a costruire Erzelli, avevo pensato di mettere assieme pochi soldi per costruire un villaggio scientifico e tecnologico - ha detto -. Le aspettative erano diverse rispetto a quello che è successo oggi: sono contento che ci siano due edifici con tante aziende, e ho contribuito anche io portando qui Liguria digitale,. Con qualche difficoltà ma alla fine è stato un successo per tutti. Vorrei però che ci fossero tante aziende".

  Toti "entro l'estate quadro economico" 
"Per ora c'è solo una lettera di intenti in cui Ght ci dice di voler proporre alla Regione un partenariato pubblico-privato per la realizzazione del polo ospedaliero di Erzelli. Nel momento in cui avremo il progetto, immagino intorno all'estate perché serve uno studio di fattibilità tecnico-economica e poi scattano tutti i meccanismi di tutela per chi ha finanziato il progetto, avremo un quadro economico dei conti che però non si potranno distanziare molto dai preliminari di progettazione". A dirlo il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti che, a margine del convegno sulla rigenerazione urbana di Erzelli, conferma l'attenzione da parte di un gruppo privato ad affiancare il pubblico nel progetto Erzelli. "Noi abbiamo preparato un preliminare di progettazione che vale 600-800 milioni, che comprende anche i laboratori universitari, a seconda di come sarà realizzato, il partenariato prevede un canone d'uso, un pezzo può essere a carico della Regione, un pezzo può essere a carico di alcuni privati che partecipano già oggi al tavolo di definizione dei progetti di ricerca". Sull'ipotesi che poss essere Webuild ad entrare in campo Toti non si sbilancia. "Questo dovete chiederlo a Ght - spiega - e quando sarà formalizzata l'offerta di partenariato sapremo qual è il consorzio d'impresa, in quale forma. WeBuild sta costruendo la diga, il terzo valico, è un partner importante, alcune aziende del gruppo sono in Ati col gruppo Percassi che ha vinto l'appalto per la costruzione della Scuola politecnica. È un partner diffuso della modernizzazione di Genova, mi immagino ci possa essere un interesse a costruire una sinergia dal punto di vista produttivo".

   Bonomi "ospedale, proposta pubblico-privato da WeBuild" 
Abbiamo per mesi ragionato con WeBuild che, proprio nei giorni scorsi, ha rotto gli indugi e ha manifestato a Regione Liguria la volontà di presentare una proposta di partenariato pubblico-privato per la realizzazione dell'ospedale" Lo ha detto Giuseppe Bonomi, ad di Genova High Tech che, a margine del convegno Il progetto di rigenerazione urbana in corso agli Erzelli, ha fatto il punto sul nuovo ospedale che troverà spazio ne parco scientifico e che potrà contare su un centro nazionale di ricerca in medicina computazionale. "Significa un investimento totalmente privato e una gestione che nel nostro caso sarà interamente pubblica - spiega Bonomi -. Dobbiamo uscire dagli ideologismi e comprendere che, se non c'è questa forte cooperazione tra pubblico e privato, piani di rigenerazione urbana di queste dimensioni non riescono ad essere attuati". L'incontro è stato anche occasione per dare un primo cronoprogarmma dell'opera. "Ora ci vorranno quattro mesi di lavoro intenso perché WeBuild possa presentare la proposta alla Regione - spiega Bonomi - che dovrà valutarla, nel caso dichiararla di pubblico interesse e aprire una gara che avrà per oggetto la concessione delle aree per la costruzione e la gestione, in senso tecnico, dell'ospedale. Credo che questo percorso possa essere completato entro il 2025, forse anche entro il primo semestre se corriamo. Poi ci vorranno circa tre anni e mezzo di lavori, arriviamo al 2028-2029, ma è un'indicazione molto di massima".
   

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