E' uno spaccato di cosa vuol dire
fare i conti con anoressia o bulimia e con altri disturbi
dell'alimentazione e delle difficoltà che i malati e chi sta
loro accanto incontrano quotidianamente 'La famiglia divorata.
Vivere accanto al disturbo alimentare', il libro con cui Agnese
Buonomo passa in rassegna un dramma che riguarda almeno il 10%
degli italiani.
Il volume, edito da Mursia, è una sorta di viaggio
attraverso gli occhi dei padri e delle madri, ma anche delle
sorelle e dei fratelli che combattono, soffrono assieme a chi si
è ammalato, e mette in luce, tra l'altro, come ancora "troppo
spesso la famiglia vive la malattia nel buio e nel silenzio
delle mura domestiche, sovrastata dall'ignoranza generale e
dalla poca attenzione sociale", si legge nella prefazione di
Stefano Tavilla, presidente dell'associazione 'Mi nutro di vita'
Con dodici storie diverse l'autrice ha voluto dare voce a
genitori che hanno accompagnato i loro figli in percorsi
sbagliati prima di trovare quello giusto, che hanno visto i loro
ragazzi ammalarsi o peggiorare a causa del lockdown. Storie di
chi sta sta rivedendo la luce in fondo al tunnel e di chi non ce
l'ha fatta.
"Quando una figlia o un figlio si ammalano di disturbo del
comportamento alimentare - spiega Agnese Buonomo - è come se un
mostro entrasse a sconvolgere le loro vite, è l'intera famiglia
ad essere investita da uno tsunami. Non esiste più nulla, tutto
ruota attorno alla malattia. Purtroppo l'ho vissuto e lo vivo in
prima persona. Anoressia, bulimia, binge-eating sono patologie
subdole che trasformano la mente e il corpo di chi ne soffre in
modo drastico. Per questo ho scritto questo libro, perché di
disturbi alimentari si muore, ma si può anche, anzi si deve,
guarire".
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