Era un design pensato a partire
dalle esigenze fisiche e psicologiche dell'individuo, per
incoraggiarne l'autonomia, nello spazio e nelle relazioni,
quello dei Cini Boeri, che Milano ricorda ai 100 anni dalla
nascita grazie a un progetto di valorizzazione dell'Archivio che
ne raccoglie l'eredità.
Le celebrazioni dedicate alla progettista Maria Cristina
Mariani Dameno, conosciuta come Cini Boeri, nata il 19 giugno
1924 a Milano, madre dell'architetto Stefano dell'economista
Tito, prendono il via alla Design week con la mostra "Cini Boeri
nella biblioteca del parco" presentata da Triennale Milano e
Archivio Cini Boeri, diretto da Giulia e Antonio Boeri. La
mostra è un'occasione unica di vedere riuniti alcuni pezzi
storici provenienti da collezioni private, archivi aziendali e
musei che raccontano il design di Cini Boeri. La moquette rosa
che caratterizzava la casa di Cini, in Piazza Sant'Ambrogio,
entra simbolicamente nell'edificio della biblioteca e porta la
sua dimensione domestica all'interno di un'architettura
pubblica, senza interromperne l'attività.
Sempre alle Design Week, Loro Piana Interiors rende omaggio
alla visione e al lavoro di Cini Boeri, con un'installazione
interamente dedicata ai pezzi iconici da lei disegnati come la
seduta Bobo e Bobo relax, le Pecorelle, le sedie Botolo, gli
imbottiti della serie Strips (Compasso d'Oro 1979), realizzati
per l'azienda Arflex e che per l'occasione "vestono" i tessuti
Loro Piana.
Il percorso di valorizzazione prevede un momento conclusivo
alla fine dell'anno del centenario, con una giornata di studi
che vuole fare un primo punto sul lavoro della progettista, cui
Triennale nel 2026 dedicherà una grande retrospettiva. Nel
frattempo, a ottobre uscirà 'Cini Boeri', un documentario
diretto da Maddalena Bregani, e torneranno in produzione alcuni
pezzi rappresentativi del suo design, dalla borsa in nylon
Invites, disegnata per Prada nel 2018 al celebre divano letto
apribile come un sacco a pelo creato per Arflex.
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